Una porta per l'Unesco: così vuole volare lo scalo di Cuneo

di Rita Pucci
10/03/2017
13:47
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Una strategia per  crescere e "replicare il record del 2013, quando venne raggiunta la quota dei 300mila passeggeri". Con queste parole Anna Milanese (nella foto), general manager dell’aeroporto di Cuneo, traccia la linea di sviluppo per le prossime stagioni.

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"Abbiamo avviato nell’ultimo anno un processo di riorganizzazione interna e ora il piano industriale punta a riportare in alto i volumi di traffico" spiega la manager. L’attenzione è dedicata al comparto low cost, in prima battuta, "con il target di diventare un aeroporto smart e flessibile, come sul modello di Bordeaux Billy".

Milanese conferma anche la ferma intenzione di valorizzare la vicinanza alle Langhe: "Puntiamo a diventare la vera porta al Patrimonio Unesco piemontese e su questo stiamo già lavorando – annuncia -, ma le prospettive di sviluppo per il nostro scalo guardano anche all’aviazione generale e a una maggiore specializzazione". Nessun movimento in vista, invece, per quanto riguarda l'eventuale interazione con Torino: "Possiamo crescere sviluppando altre tipooogie di intese, anche extraregionali".


Intanto la stagione 2016 per Levaldigi si è chiusa con una “crescita del 5,7%: sappiamo che non è molto, in termini assoluti corrisponde a circa 137mila passeggeri, ma è un buon punto da cui partire per il nostro rilancio".

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