I margini di profitto delle compagnie aeree continuano a essere compressi, a causa degli alti costi e dei rendimenti deboli. È questo il risultato dell’ultimo Airlines Financial Monitor della Iata, che analizza i conti dei vettori per il secondo trimestre del 2017.
La pressione sui margini c’è ancora, è vero, ma si è attenuta rispetto ai risultati del primo trimestre dell’anno, trainata dal buon risultato dei vettori europei, mentre invece quelli americani riportano cali nel rendimento che stanno continuando tuttora, a causa della volatilità nei prezzi del petrolio nel mese di agosto, dovuta anche alla stagione degli uragani nel Golfo del Messico.
Continua invece a crescere il volume di passeggeri, con un aumento dello share nella quota Premium, passata nel primo semestre dell’anno al 27% sul totale dei ricavi del settore, rispetto al 26,5% di un anno fa.
