"I benefici a breve termine derivati dalla tasse aeroportuali scomparirebbero se confrontati con i benefici a lungo termine che porterebbe l'abolizione delle tasse". A sdoganare uno dei temi di cui si si discute già da tempo in Europa, ma ancora tabù in Italia, è il ceo di Norwegian Bjørn Kjos in un'intervista apparsa sull'ultimo Policy Brief di A4E, la più grande associazione di compagnie aeree d'Europa.
Articoli di approfondimento
Il teorema di Kjos
"Le tasse aeroportuali - sostiene senza mezzi termini Kjos - frenano lo sviluppo economico, non contribuiscono alla salvaguardia ambientale, ma al contrario puniscono i consumatori. Un recente studio di PwC ha dimostrato che la cancellazione di tutte le tasse sui voli porterebbe subito a una crescita del Pil di 10,5 miliardi di euro nel 2018 e di 215 miliardi nell'area europea entro i dodici anni. E nello stesso tempo 110mila nuovi posti di lavori sarebbero creati".
Ecco perché, aggiunge il ceo della compagnia, "gli stati membri non possono più fare a meno di fare la cosa giusta per il settore aeroportuale e per il turismo dell'Europa".
Amina D'Addario
