Dieci anni
di Alta Velocità:
così le Frecce
hanno unito l'Italia

di Oriana Davini
05/06/2019
08:02

È il progetto infrastrutturale più importante dal dopoguerra ad oggi, nel quale il governo ha investito 32 miliardi di euro: dieci anni fa debuttava in Italia l'Alta Velocità, che insieme all'Autostrada del Sole "contribuì allo sviluppo del paese".

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Gianfranco Battisti, a.d. del gruppo Fs Italiane, ha scelto queste parole per aprire ufficialmente a Milano i festeggiamenti per il decennale della metropolitana d'Italia, "l'Alta Velocità migliore del mondo, come l'ha definita il Wall Street Journal". E anche l'unica, a livello mondiale, "che ha la competizione sulla stessa rete in casa", aggiunge, riferendosi a Ntv.

I numeri
In un decennio, le Frecce hanno trasportato oltre 300 milioni di pax, "cambiando l'assetto logistico del Paese e facendo sì che diversi centri urbani diventassero un'unica area". L'inizio, ricorda l'a.d., che all'epoca era direttore per l'Alta Velocità, non fu facile: "Entravamo nella stessa arena competitiva dell'aero sulla tratta Roma Milano, dove avevamo un market share del 12%. Ci inventammo il Frecciarossa e iniziammo a studiare le abitudini di viaggio dei pax, per arrivare a formulare quattro nuove classi di viaggio e un nuovo servizio di bordo: oggi, insieme a Ntv, sulla stessa rotta abbiamo il 70% di share, a testimonianza dell'enorme lavoro svolto".

Un risultato raggiunto aggredendo il segmento business: "Attualmente abbiamo 9mila aziende registrate che rappresentano il nostro zoccolo duro".

Il futuro
Entro il 2026, assicura Battisti, sarà completata l'Alta Velocità tra Bari e Roma: significa che "si potrà andare da Napoli a Bari in due ore, trasformando due importanti capitali del Sud in un'unica grande area metropolitana". Ma nei piani di Battisti c'è l'espansione all'estero: a gennaio 2020, infatti, verrà liberalizzato il mercato dell'AV e del trasporto regionale. "Quale occasione migliore per andare a competere anche su mercati stranieri? Abbiamo un Piano industriale che ce lo prevede". Francia, Germania e poi altri Paesi: "Siamo la terza grande forza europea del trasporto ferroviario e vogliamo crescere ancora".


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