Brunini, Sea: “Ora Malpensa può diventare un gateway internazionale”

28/10/2019
10:31
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L’esame è stato superato. L'aeroporto di Malpensa ha passato a pieni voti quella che l’amministratore delegato di Sea, Armando Brunini (nella foto), definisce una “Champions League”, confermando di poter ambire a diventare un valido gateway internazionale.

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Perché se c’è un elemento che lo ‘stress test’ della chiusura di Linate ha dimostrato è che l’aeroporto “è sottoutilizzato” e ha ampi margini di crescita. “Emergono due cose – spiega in un'intervista al Corriere.it Brunini - : Malpensa ha retto e meglio del previsto. Il livello di performance operativa è analogo all’anno prima pur con il 40% di traffico in più. E se le stime sono corrette arriveremo ad avere questi numeri a Malpensa tra 7-8 anni: abbiamo questo tempo per lavorarci”.

Un gateway internazionale
Secondo il manager lo scalo “deve essere un gateway regionale con voli punto a punto, ma anche fornire i collegamenti intercontinentali. Deve muoversi su due fronti: su quello delle low cost, che fanno volumi e connettività europea, e sul lungo raggio, perché è questo che merita Milano”. Sul lungo raggio l’obiettivo è puntato a Oriente. “La Cina è al vertice, ma c’è il nodo degli accordi bilaterali – precisa il manager -. Per questo spingiamo sulle liberalizzazioni. Poi puntiamo ad avere più rotte con il Nord America”.

Le criticità
Restano però criticità da risolvere, a partire dalla gestione dei bagagli. “Bisognerà fare qualche intervento – dichiara l’a.d. - nelle partenze e negli arrivi sui tempi di riconsegna”. Ma bisogenrà lavorare anche “per rendere più fluido l’accesso al Terminal 1” e per migliorare “l’accessibilità in generale. Le persone devono spostarsi sempre meno in auto”.

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