Alitalia,
la verità di Battisti

11/11/2019
09:20
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Ha sempre ostentato la massima calma, predicando ottimismo sul progetto Alitalia, senza però negare mai, come ha fatto anche in questa occasione, che “la partita non è facile” e “non possiamo permetterci ulteriori ritardi”.

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L’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Gianfranco Battisti è stato il primo a metterci la faccia nel progetto per la nuova Alitalia, nonostante una certa dose di scetticismo iniziale per il timore che l’affare rubasse troppe risorse alle sue Fs. Non a caso nell’intervista rilasciata a Repubblica non nasconde l’orgoglio per i 600 milioni di euro di utile che arriveranno quest’anno. E ribadisce che l’impegno in Az non sottrarrà forze e investimenti in particolare sul fronte dei treni pendolari.

Il progetto
Sulla situazione attuale delle trattative, Battisti racconta la sua verità e spiega che in questi giorni arriveranno le offerte finali di Delta e Lufthansa e poi si deciderà. In realtà tutto starà nell’analizzare cosa propone Lh e poi confrontare con i piani già chiari di Delta (a meno di improvvisi cambi di rotta dell’ultimo minuto da parte degli americani). Secondo alcuni rumors una richiesta di fare presto sarebbe arrivata anche dal presidente Mattarella e questo potrebbe fare spingere ulteriormente verso Delta come soluzione più sicura e veloce.

Le scadenze
Quanto alla scadenza del 21 novembre “stiamo lavorando per quell’obiettivo” ma “i tempi non dipendono solo da noi”. Quel che è certo è che tutto deve essere pronto per il 30 marzo, come hanno ribadito anche i commissari in audizione al Senato. Poi ritorna sul tema del progetto e rilancia il suo grande sogno, ovvero quello dell’integrazione treni e aerei, anticipando che la prima mossa sarà portare i collegamenti ferroviari in dieci aeroporti, anche con l’Alta velocità. Insomma, Battisti ci crede e va avanti. Ora si deve però passare alla fase 2, ovvero agli atti concreti. Il tempo stringe.

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