Iag, Lufthansa,
United e American:
“Così salveremo
i voli transatlantici”

23/07/2020
08:06
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Hanno preso carta e penna e hanno scritto a Mike Pence, vicepresidente degli Stati Uniti, e a Ylva Johansson, commissario europeo per gli Affari interni.

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I loro nomi? Il ceo di Iag Willie Walsh, il ceo di American Airlines Doug Parker, e poi ancora Scott Kirby di United Airlines e il ceo di Lufthansa, Carsten Spohr.

L’oggetto della lettera? Un appello affinché i voli tra le due sponde dell’Atlantico possano riprendere al più presto. “Data l'importanza indiscussa delle rotte transatlantiche per l'economia globale e per la ripresa economica delle nostre attività - spiegano i manager, secondo quanto riportato dal New York Times - riteniamo che sia fondamentale trovare un modo per riattivare i servizi aerei tra gli Stati Uniti e l'Europa".

Stop alle restrizioni, via libera ai test
E suggeriscono una via per uscire dall’empasse: allentare le restrizioni per i viaggiatori transatlantici lavorando piuttosto su un protocollo di test congiunto, uniforme e veloce che eviti le quarantene imposte a priori. “Un programma comune di test per il Covid-19 - sostengono - potrebbe rappresentare un'ottima opportunità per i Governi e l’industria del trasporto aereo per lavorare insieme e ripristinare in sicurezza i viaggi passeggeri tra gli Stati Uniti e l'Europa".

All’inizio di questo mese la Iata ha ipotizzato che, se i voli transatlantici rimanessero ai livelli attuali di riempimento - insostenibilmente bassi -, il calo complessivo del traffico aereo potrebbe arrivare al 53%.
Per ora sul fronte dei controlli sono state attuate solo iniziative lodevoli, ma isolate come quella di Heathrow, che sta testando un tampone sui viaggiatori, o quella di Lufthansa, che offre ai suoi clienti in transito dall’aeroporto di Francoforte un test per il Covid-19, il cui risultato può essere collegato al biglietto del passeggero stesso.

Mancano, appunto, uniformità di metodo, trasmissione dei risultati e reciprocità tra Europa e Stati Uniti. Ed è proprio quello che i quattro manager chiedono: un programma pilota coordinato per i test sui passeggeri, “in modo che l'industria del trasporto aereo possa cercare di riavviare le operazioni tra l'Ue e gli Stati Uniti”. S. G.
(foto di David Dyson)

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