Iata: “Emergenza
liquidità, servono
nuovi aiuti statali
per salvare i vettori”

08/10/2020
08:01
Leggi anche: Iata

È emergenza liquidità nel trasporto aereo. La situazione del settore è sempre più critica e ora la Iata alza la voce a sostegno del comparto. L'associazione ha avvertito che, nonostante il riavvio delle operazioni, il settore brucerà 77 miliardi di dollari durante la seconda metà del 2020 (quasi 13 miliardi di dollari al mese, 300.000 dollari al minuto).

Pubblicità

Secondo le previsioni, la lenta ripresa dei viaggi aerei vedrà l’industria aerea continuare a bruciare denaro ancora per lungo tempo, a un tasso medio compreso tra i 5 e i 6 miliardi di dollari al mese nel 2021. La luce non tornerà prima del 2022.

Servono aiuti
Ad oggi, i Governi di tutto il mondo hanno fornito 160 miliardi di dollari a sostegno del comparto, inclusi aiuti diretti, sussidi salariali, e sgravi fiscali. Ma questi, ha sottolineato l’associazione, non basteranno per tenere a galla il sistema. La Iata chiede nuovi interventi per la stagione invernale.

“La crisi - ha spiegato ha affermato Alexandre de Juniac, direttore generale e ceo della Iata - è più profonda e più lunga di quanto chiunque di noi avrebbe potuto immaginare. E i programmi di supporto iniziali stanno esaurendo. Oggi dobbiamo suonare di nuovo il campanello d’allarme. Se questi programmi di supporto non verranno sostituiti o estesi, le conseguenze per il settore, già zoppicante, saranno disastrose”.

Compagnie in difficoltà
Il quadro è già critico. Nelle ultime settimane, ha spiegato il capo economista dell’associazione internazionale, Brian Pierce, il numero delle aerolinee fallite o finite in amministrazione controllata ha sfiorato quota 40 e la situazione potrebbe aggravarsi.

Se infatti al 1° luglio scorso l’aspettativa di vita dei vettori si stimava intorno agli otto mesi, ora si stimano solo cinque mesi e mezzo prima di arrivare alla bancarotta definitiva.

Leggi anche: Iata

TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook