Talk trasporto aereo:
"La ripresa dell'estate
non sarà passeggera"

di Lino Vuotto
12/10/2022
15:46
 

Ottimismo nonostante tutto. Anzi, ferma restando la prudenza dettata da quanto visto negli ultimi anni, i segnali che arrivano fanno percepire che per la prossima estate il traffico aereo in Italia potrà essere nettamente superiore a quello di quest’anno e quanto all’inverno non vi è alcun segnale di calo, per diversi motivi.

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E’ questo uno dei temi emersi dalla tavola rotonda dedicata al trasporto aereo moderata dal direttore di TTG Italia Remo Vangelista e che ha toccato diversi aspetti di attualità, dal tema della sostenibilità ai rischi ai quali si può andare incontro a causa dei continui rincari passando dalle opportunità che può riservare il futuro senza dimenticare il tema delle low cost. “Siamo in controtendenza rispetto all’andamento dell’economia – ha spiegato Ivan Bassato, chief aviation officer di Aeroporti di Roma – e questo perché non dobbiamo ragionare con una limitazione italiana o europea ma con una visione mondiale. Quello che non tutti sanno è che c’è una richiesta d’Italia da tutto il mondo impressionante e questo è una garanzia di traffico enorme”.

Il nuovo viaggiatore
Quello che è cambiato semmai è il comportamento del viaggiatore, che oggi richiede flessibilità, come conferma Gabriella Galantis, Senior Director Sales Southern Europe Lufthansa Group: “La domanda è forte ed è continua, ma è impossibile ragionare sul medio lungo termine perché oggi domina ormai il last minute”. E non sono mancate sorprese nell’era post covid: “C’è stata un’impennata di richieste per le classi premium – sottolinea il country manager di Emirates Flavio Ghiringhelli – e sulla sicurezza, è un nuovo modo di approcciarsi al viaggio da parte di chi vola che vuole maggiore tranquillità. E come compagnia avevamo investito in questo senso sia in ambito aereo sia aeroportuale”.

Mercato in fermento
“E’ una ripartenza rock – ha poi aggiunto il presidente dell’Enac Pierluigi Di Palma – c’è molta effervescenza ed è anche per questo che la domanda supera l’offerta e questo contribuisce a fare crescere i prezzi insieme ai rincari del carburante”. Non va comunque dimenticato che il recupero avvenuto in estate prima e le prospettive per il prossimo futuro poi sono comunque a due velocità: “La stagione estiva ha fatto segnare numeri fenomenali su Italia ed Europa – ha evidenziato il ceo della Sea Armando Brunini – mentre sul lungo raggio il recupero è ancora lento, mancano mercati chiave come Cina, Estremo Oriente e Russia, anche se abbiamo avuto risultati oltre le attese per Usa e Golfo”.


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