Israele: Netanyahu congela la riforma. Revocato lo sciopero generale

28/03/2023
11:49
 

La situazione in Israele è in una fase di stallo, mentre l'aeroporto Ben Gurion ha ripreso a funzionare e lo sciopero generale è stato revocato.

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Le forti proteste che hanno sconvolto il Paese hanno infatti portato il premeier Benyamin Netanyahu a posticipare la riforma della giustizia fino alla prossima sessione della Knesset dopo la Pasqua ebraica. Il premier ha fatto appello alla "responsabilità nazionale" e per evitare "una guerra civile".

Come riporta Ansa, Netanyahu ha lasciato sul tavolo la legge della discordia, invitando al dialogo l'opposizione per "gli aggiustamenti" necessari. Il premier ha parlato ieri sera al Paese paralizzato da uno sciopero generale che ha fermato tutto il possibile, compresi i voli in partenza al Ben Gurion e gli uffici delle ambasciate israeliane in giro per il mondo. Le manifestazioni erano culminate nel pomeriggio di ieri con circa centomila persone davanti alla Knesset a Gerusalemme e con una contromanifestazione della destra sempre davanti al Parlamento.

Dopo il discorso di Netanyahu in tv il sindacato ha subito revocato lo sciopero mentre l'opposizione si è detta disponibile ad accettare la mano tesa del premier. Netanyahu ha dovuto mediare prima con il suo ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir, pronto ad aprire la crisi di governo. Con lui ha concordato la pausa della riforma in cambio dell'esame, nella prossima seduta di governo, della creazione di una Guardia nazionale civile di volontari alle dirette dipendenze del ministro.

Del resto lo stesso Netanyahu nel suo intervento ha detto di aver convinto "la maggior parte dei suoi alleati di governo", non tutti.

Dalla parte opposta, il leader centrista Benny Gantz ha detto che si presenterà al dialogo "con cuore aperto e anima sincera. Dobbiamo opporci ad una guerra civile, dire no alla violenza e sì agli accordi e al dialogo".


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