Voli e prezzi alle stelle:
l’ultimatum per i vettori

05/07/2023
10:36
 

Dieci giorni di tempo. E’ questa la deadline data dal Garante per i prezzi alle compagnie aeree durante gli incontri separati avuti ieri per verificare le dinamiche che hanno portato all’aumento dei prezzi dei biglietti aerei di questa estate; aumenti finiti sotto la lente di ingrandimento del Governo dopo le ripetute proteste da parte delle associazioni dei consumatori, che hanno bollato come ‘ingiustificati’ i rincari.

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La deadline
In questo arco temporale, fino al prossimo 20 luglio, quindi, Ita Airways, Ryanair, Wizz Air, easyJet, Aeroitalia e Neos dovranno fornire “spiegazioni precise sulle dinamiche dei prezzi e in particolare su determinate tratte che hanno visto una variazione anomala”, si legge in una nota diffusa dopo l’incontro. Il Garante Benedetto Mineo, infatti, nell’analisi effettuata preventivamente sui prezzi dei voli nazionali (al momento solo questi sono stati presi in considerazione) ha evidenziato anomalie in particolare sui collegamenti da e per gli scali isolani (in particolare Cagliari, Catania e Palermo) verso gli aeroporti di Roma, Milano e Venezia.

Confronti incrociati
In questo arco temporale i controlli incrociati, che verranno poi confrontati con gli atti ‘difensivi’ delle compagnie aeree coinvolte, dovranno chiarire se l’impossibilità di abbassare i prezzi, a fronte di un netto calo dei costi relativi al carburante, siano dovuti agli acquisti che i vettori in generale effettuano con diversi mesi di anticipo nel tentativo di ‘fermare il prezzo’ a fronte del rischio di ulteriori aumenti. Pratica che in questo caso avrebbe sortito l’effetto esattamente opposto, considerando appunto che per ottenere benefici dalla diminuzione dei prezzi del carburante bisognerà ora attendere ancora qualche mese.

Quello che resta, comunque, è che a meno di colpi di scena improvvisi l’alta stagione ormai avviata è destinata a essere ricordata come una delle più care sul fronte delle tariffe aeree, che a questo punto difficilmente potranno essere ribaltate e che inevitabilmente avranno effetti negativi sulla ripresa del turismo.


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