Bus a lunga percorrenza, la filiera chiede soluzioni alla mancanza di personale

09/02/2024
12:00
 

Il problema della mancanza di personale si sta abbattendo anche sul settore dei bus a lunga percorrenza. Secondo i dati degli ultimi rapporti di IRU (l’organizzazione mondiale del trasporto su strada) nel 2023 in Europa siano rimasti vacanti 105mila posti di lavoro, pari al 10% del totale; e attualmente oltre l’82% delle aziende del settore riscontra difficoltà a reperire personale. Perciò le previsioni stimano per il 2028 un ammanco di 275mila autisti. Una tendenza allarmante per la filiera, che richiede ora un confronto risolutivo tra associazioni di categoria, imprese e politica per rimediare a una crisi i cui effetti rischiano di ripercuotersi anche sulla società, riducendo di fatto il diritto alla mobilità di tutta una fascia di viaggiatori.

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Il tema è stato al centro di un dibattito del ciclo di incontri organizzato da FlixBur ‘FlixTalk’ in cui sono intervenuti: Andrea Incondi, managing director di FlixBus Italia; Carlo Fidanza, eurodeputato alla Commissione Trasporti e Turismo; Flavio Tosi, vicepresidente della Commissione IX Trasporti alla Camera dei Deputati; Giulia Pastorella, membro della Commissione IX alla Camera dei Deputati, vicepresidente di Azione e Consigliera del Comune di Milano; e Nicola Biscotti, presidente di Anav.

Tanti i fattori che attualmente ostacolano l'inserimento di nuove risorse nel comparto: dalla mancanza di percorsi formativi adeguati e rivolti ai giovani ad aspetti legati al conseguimento della patente di guida D, per arrivare alla disparità di genere.

La via tracciata da FlixBus è quella delle Academy. "FlixBus è cosciente da tempo del fenomeno della carenza di autisti - ha spiegato Incondi -: già nel 2019, avevamo avviato il progetto di FlixAcademy, la prima accademia specializzata nella formazione di autisti per la lunga percorrenza, con l’inserimento dei partecipanti nelle nostre aziende partner a fine percorso e l’acquisizione di nozioni ulteriori come quelle di inglese di base o problem solving, in linea con l’evoluzione della figura dell’autista nel tempo. La seconda edizione dell’Academy è già partita, e confidiamo che potrà contribuire a una graduale risoluzione del problema, in sinergia con quanto fatto ad oggi sul versante politico in merito all’abbassamento dell’età per la patente D: un impegno che accogliamo con grande soddisfazione e che ci fa auspicare che si possa continuare insieme in questa direzione".


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