Iata cerca nuove strade: sistema Dds per 'combattere' con i gds

26/06/2012
17:12
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La Iata vuole rivedere il rapporto con i gds. “La nostra rete di distribuzione contribuisce alla vendita del 60 per cento dei biglietti – evidenzia il ceo e d.g. Iata Tony Tyler (nella foto) -, e da quando sono stati creati questi canali i nostri orizzonti si sono nettamente ampliati”.

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Oggi però, prosegue Tyler, “la nuova frontiera di crescita è sugli standard xml e sulle interfacce user friendly e l’industria dell’aviazione non sta cogliendo queste opportunità perché i gds sono ancora realizzati su sistemi operativi che ormai sono datati agli anni ‘70”.

Un tasto, quello della distribuzione, su cui i vettori non mancano di insistere e per cui potrebbero aver trovato soluzioni innovative. Come il Dds (Direct data service), database per raccogliere informazioni sulle abitudini dei passeggeri. “Il Dds è l’evoluzione del sistema PaxIs, che sinora è stato utile all’industria del trasporto per delineare le abitudini di viaggio dei passeggeri – spiega Tyler -, e verrà utilizzato direttamente dai vettori”.

Un nuovo software che andrebbe nell’immediato a concorrere con la tecnologia Midt, utilizzata invece dai partner storici delle compagnie nei rapporti distributivi, ovvero i gds. “Oltre a servire come un database informativo - prosegue Tyler - il Dds consentirà di registrare l’andamento della vendita diretta a quelle compagnie che ne faranno richiesta”.

Entro l’anno le aspettative della Iata sono “di raggiungere la copertura dell’85 per cento dei dati e arrivare al 90 per cento entro il 2013”.

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