Un colosso forte anche senza la Milano-Roma. Lufthansa sceglie di non riaccendere la competizione sul principale corridoio del traffico business italiano e punta ad aumentare i propri volumi con una strategia di medio raggio.
È il direttore generale in Italia del vettore Thomas Eggert a dichiarare senza mezzi termini che la tratta Linate-Fiumicino “non ci interessa, non riveste più l’importanza di una volta, che poteva avere, soltanto, cinque anni fa”.
Tra le ragioni evidenziate da Eggert, le mutate condizioni di mercato, dovute anche all’incremento dell’offerta da parte dei treni. Ma senza nascondersi dietro a un dito, il manager non esita a sottolineare il regime di “monopolio oggettivo che esiste su quella tratta – riporta La Repubblica dalle colonne del proprio portale web -. Abbiamo sempre detto che 38 voli giornalieri, come quelli sulla Milano-Roma, non vengono effettuati da un solo operatore su nessun’altra destinazione europea”.
Al gigante dei cieli, del resto, la crescita del 10 per cento in termini di traffico sul bacino italiano, sembrano bastare, e i piani di sviluppo sul mercato tricolore parlano di un potenziamento a medio raggio.
Con l’apertura del nuovo scalo di Berlino, infatti, Lh lancia 27 nuovi collegamenti dal Belpaese verso il Willy Brandt: “Possiamo operare con profitto e mantenere una struttura costi competitiva – evidenzia Eggert -, senza temere la concorrenza dei vettori low cost”.
