La lunga corsa low fare delle major europee

02/07/2012
10:46

Per le major del Vecchio Continente sembra ormai diventato un imperativo. Per vincere la sfida e rimanere in prima fila nel trasporto aereo è necessario mettere un piede nel mercato low cost. Pena il rischio di rimanere indietro e vedere i conti deteriorarsi.

Pubblicità

Jean-Cyril Spinetta ha recentemente lanciato l'allarme sul futuro di Air France-Klm, evidenziando come la sofferenze maggiore del vettore arrivi proprio dai collegamenti interni e in genere a corto raggio, dove la concorrenza low cost è ormai spietata e il modello che si sta mettendo a punto prevede la costituzione di tre basi regionali, una razionalizzazione delle rotazioni e un aumento delle ore di volo. Inoltre verrà dato un maggior peso, e una flotta più forte, alla controllata Transavia.

Chi è già partito con il ramo low fare è Iberia, che dalla primavera ha avviato i collegamenti no frills con la controllata Iberia Express. Per il vettore spagnolo i tempi erano ormai strettissimi considerando la presenza in casa di Vueling e Volotea oltre al presidio, tra le altre, di Ryanair e easyJet.

Lufthansa non è da meno e stringe ulteriormente il legame con la controllata al 100 per cento Germanwings: dalla scorsa settimana è stata infatti completata l'integrazione del sistema di interline che permette di combinare i collegamenti delle due compagnie e avere una presenza sul mercato sempre più ampia.


TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook