Si preannuncia un autunno molto difficile per Alitalia.
Oggi la compagnia presieduta da Roberto Colaninno presenterà ai sindacati il nuovo piano industriale, che potrebbe aprire un'ulteriore ondata di cassa integrazione e di tagli ai voli. Il piano dovrebbe ruotare attorno a una rafforzata politica di marketing e a una decisa riorganizzazione aziendale, oltre a una rimodulazione degli operativi.
Prosegue dunque l'autunno caldo del vettore, in costante rincorsa per contenere i costi e avvicinarsi al pareggio operativo, che i vertici di Alitalia–Cai danno come raggiungibile entro il 2014. Sul fronte del personale, i sindacati si aspettano almeno mille esuberi, concentrati principalmente sulle risorse umane di Fiumicino, secondo quanto riportano diverse fonti di stampa. Accanto alle manovre sui dipendenti, il vettore potrebbe avviare a breve anche un ridimensionamento dei collegamenti.
Cresce dunque l'attesa per conoscere i dettagli del nuovo piano industriale Alitalia-Cai, alle prese con una serie di nodi che potrebbero rendere l'autunno 2012 davvero caldo.
In primis la questione Milano-Roma, per cui si attende a stretto giro il verdetto del monitoring trustee Nexia International, che dovrà pronunciarsi su quale competitor potrà accedere alle rotte ad alta redditività sinora monopolio di Alitalia-Cai.
In secondo luogo, l'ombra lunga di Air France-Klm, visto l'avvicinarsi della scadenza dei termini di lock up, fissati al 12 gennaio 2013, che impediscono ai soci italiani di vendere sino a quella data le loro quote.
Il ruolo del gruppo franco–olandese rischia di diventare ancora più importante nei destini di Alitalia-Cai. Oltre a quel 23 per cento di capitale che Af-Klm già detiene, infatti, se i conti del vettore tricolore non dovessero riuscire a risanare le perdite, potrebbe prospettarsi l'idea di una ricapitalizzazione. E i cugini d'Oltralpe potrebbero avanzare qualche richiesta pesante.