Le low cost tornano alla carica contro gli aiuti di Stato a Sas.
La Elfaa, l'associazione europea vettori low fare, ha lanciato il suo terzo appello alla Commissione Ue affinché apra un'indagine sui flussi di denaro pubblico versati fretta favore della major svedese per evitarne il tracollo e sulle linee di credito rilasciate dalle banche, con procedura d'urgenza, per 3 miliardi e mezzo di corone (pari a circa 400 milioni di euro).
"La Commissione europea - afferma John Hanlon, segretario generale Elfaa - ha il dovere di investigare su queste operazioni e intervenire nel caso emerga che infrangano le normative Ue sugli aiuti di Stato".
Il credito concesso alla Sas avrebbe avuto l'obiettivo, sempre secondo il d.g. dell'associazione dei low cost, di "sostenere un ambizioso programma di rinnovo della flotta e di espansione del network, distorcendo la competizione con le altre compagnie concorrenti".
La stessa Elfaa ha chiesto, dopo aver depositato formalmente il ricorso alla Commissione, che Sas rimborsi gli aiuti che siano eventualmente dichiarati contrari ai principi dettati dall'Ue in materia di aiuti di Stato.
