Aeroporti europei, trimestre in frenata per il traffico passeggeri

02/06/2013
15:32
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Si apre con il freno a mano tirato il 2013 del trasporto aereo europeo. I dati riportati da Aci Europe sono significativi: nel primo trimestre dell'anno il traffico passeggeri negli scali del Vecchio Continente ha riportato un calo di 2,1 punti percentuali, "una conseguenza - spiega il direttore generale Aci Europe, Olivier Jankovec - del clima di recessione economica che si respira nel continente.

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All'opposto, mercati non Ue quali Turchia, Georgia, Russia e anche l'Islanda hanno registrato un deciso trend di crescita, con un aumento del traffico passeggeri pari all'8,9 per cento rispetto all'analogo periodo del 2012.

Unico dato confortante, per Jankovec, è quello di marzo, che si è concluso con una leggera crescita rispetto ai primi due mesi. "Dietro a questi risultati - commenta - c'è spesso un atteggiamento sbagliato dei governi nazionali nei confronti del trasporto aereo. Basti guardare al modo in cui il Regno Unito continua ad aumentare l'imposta dei passeggeri aerei, mentre invece la Turchia sta perseguendo una strategia di ampio respiro per diventare un hub dominante".

Confrontando il primo trimestre 2013 con l'analogo periodo 2012 gli aeroporti con oltre 25 milioni di passeggeri l'anno (Istanbul IST, Mosca SVO, Antalya, Londra LHR e Parigi ORY) hanno registrato un aumento di un punto percentuale mentre quelli più piccoli, con meno di 5 milioni di pax l'anno, hanno subito il calo più pesante: -4,1 per cento.

Nel mese di marzo 2013 uno degli scali a maggiore crescita è stato quello di Bucarest, a più 34,6 per cento, seguito da Istanbul IST, a più 23,8 per cento.

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