Low cost e vettori del Golfo, i 'nemici' delle major europee

17/07/2013
11:19
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Vettori legacy schiacciati dalle low cost e dai vettori del Golfo.

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È lo scenario che si configura nei cieli europei tra circa vent'anni: una prospettiva che scaturisce da uno studio condotto in Francia sotto egida ministeriale, dal titolo 'Le compagnie aeree europee sono destinate a morire?'.

L'analisi parte dalla situazione attuale delle major del Vecchio Continente, pressate dalla concorrenza delle aerolinee del Golfo sull'asse del Far Eastma ancor più, da quella delle no frills che stanno sgranocchiando quote di traffico sul corto raggio.

È quanto fa emergere un articolo su tourmag.com, sottolineando che proprio il corto raggio è l'elemento essenziale, per le grandi compagnie tradizionali, per colmare le lacune sul long haul.

Dalla loro parte, le low cost hanno i vantaggi di sovvenzioni e budget di marketing dagli aeroporti, tema di cui, però, si sta occupando la Commissione Ue per fare ordine e ristabilire gli equilibri.

Per quanto riguarda, invece, le compagnie del Golfo, queste ricevono – evidenzia ancora il quotidiano trade online francese – sostegni dai propri governi, compresi quelli per i costi operativi nei loro aeroporti, o per l'acquisto di carburante.

Fattori che si aggiungono al caro carburante e alle tasse di vario genere che le aziende europee devono affrontare.

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