Sale il traffico passeggeri negli scali europei

07/08/2013
11:01
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La crescita è lenta e graduale, ma c'è. Migliora il traffico negli aeroporti europei, soprattutto grazie alle performance degli scali che non appartengono all'Unione europea.

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Questo il quadro tratteggiato da Aci Europe per il primo semestre 2013, in un report che include tutto il traffico, anche quello generato da charter e vettori low cost.

Complessivamente il traffico passeggeri nel continente ha registrato, rispetto al 2012, un incremento di 1,8 punti percentuali durante i primi sei mesi dell'anno.

Mentre, però, il traffico negli scali che non appartengono all'Ue è sceso di 0,2 punti, quello degli altri aeroporti del continente è salito di 9,8, con performance particolarmente interessanti per Turchia, Russia, Islanda e Norvegia.

"Il clima economico della zona euro sta cambiando - commenta Olivier Jankovec, direttore generale di Aci Europe -, come dimostra l'incremento di traffico dell'1,8 per cento registrato a giugno, secondo mese consecutivo di crescita".

Secondo Jankovec, comunque, la cautela è ancora d'obbligo perché le compagnie aeree non hanno ancora immesso sul mercato una capacità posti aggiuntiva e, inoltre, il traffico merci rimane in recessione.

Complessivamente, nel primo semestre gli scali più grandi, ossia quelli da cui transitano più di 25 milioni di passeggeri l'anno, hanno registrato un incremento medio del 2,1 per cento sul 2012, identico a quello riportato dagli scali che ospitano dai 10 ai 25 milioni di passeggeri. Più ridotto l'aumento degli altri aeroporti del continente.

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