Quaranta, Enac: "I vettori italiani sono ancora troppo deboli"

di Amina D'Addario
13/11/2013
09:54
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Flussi turistici in forte crescita, ma compagnie aeree nazionali poco strutturate e incapaci di cogliere le opportunità rappresentate dal trend di segno positivo del traffico globale.

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Questa l'anomalia messa in evidenza dal direttore generale dell'Enac, Alessio Quaranta, nel corso del convegno romano sul trasporto aereo organizzato da Sita e Alma Mater Studiorum Università di Bologna. "Il sistema italiano - sottolinea Quaranta - sta denunciando ormai da tempo criticità e debolezze maggiori rispetto ai partner comunitari e del resto del mondo".

Una debolezza ormai conclamata, che secondo il direttore dell'Enac dovrà spingere gli scali della Penisola a "puntare nei prossimi anni sullo sviluppo del sistema infrastrutturale per recuperare il gap in termini di capacità" e a ricercare sempre più gli investimenti dei vettori stranieri.

Una strategia, quella indicata da Quaranta, che non esclude le low cost. "Un sistema in crescita - rivendica il direttore - non può non prevedere la possibilità di sviluppare, con i dovuti accorgimenti, anche il traffico low cost".

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