Linate, Malpensa, low cost, Alta velocità: tutte le richieste di Abu Dhabi

30/04/2014
10:20

Una questione di garanzie.

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Dietro le richieste di Etihad per l’investimento in Alitalia, la cui somma sembra essere salita fino a 560 milioni di euro, c’è una sola motivazione: non correre rischi. Del resto il ceo della compagnia di Abu Dhabi, James Hogan, ha più volte ribadito che l’obiettivo del vettore, nella sua campagna acquisti in giro per l’Europa, è uno solo: fare profitti.

Dagli Emirati quindi hanno spiegato che per andare avanti con il progetto Alitalia è necessario da una parte chiudere i ponti con il passato, liberandosi del peso dei debiti, e dall’altro avere via libera su un piano ampio che prevede una revisione ampia delle regole.

Il primo punto riguarda in particolare l’aeroporto di Linate, per il quale Etihad chiede una sorta di liberatoria, con la possibilità di ampliare i collegamenti sull’Europa e forse anche direttamente su Abu Dhabi, secondo quanto riportato da Repubblica di oggi, che ipotizza anche un contemporaneo ridimensionamento di Malpensa.

Seconda questione, le compagnie low cost, troppo potenti in Italia, nella vision di Abu Dhabi. Su questo fronte il Governo italiano sarebbe già al lavoro per predisporre una normativa sulla concessione degli slot volta a limitare l’espansione di Ryanair e soci.

Infine l’Alta Velocità ferroviaria, da potenziare nei collegamenti con Fiumicino sia dal Centro che dal Sud. Forse l’ostacolo più facile da superare.

Il tutto per creare quel grande polo europeo con Etihad Regional, airberlin, Air Serbia e magari altri oggetti del desiderio che potrebbero spuntare da un momento all’altro. Le volontà di shopping di Hogan, infatti, non sembrano essersi ancora esaurite.


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