I droni per monitorare gli aerei e migliorarne sicurezza e puntualità.
È l'idea shock di easyJet, che affida l'efficienza della sua flotta di 220 Airbus 319 e 320 alle tecnologie più all'avanguardia.
"Il vantaggio di queste tecnologie emergenti è triplice – commenta il ceo di easyJet, Carolyn McCall - è che liberano il nostro team di ingegneri per consentire loro di svolgere compiti più importanti, ma anche di contenere i costi e, di conseguenza, mantenere basse le tariffe, oltre a contribuire a ridurre al minimo i ritardi".
Ma c'è anche la sicurezza tra le priorità. La low cost sta lavorando con tre società per modificare la tecnologia esistente in modo che i droni possano essere impiegati per ispezionare gli aeromobili, programmandoli per analizzare e valutare eventuali difetti da riferire agli ingegneri per richiedere ulteriori ispezioni o lavori di manutenzione.
Oltre ai droni, easyJet sta pensando di sviluppare, con Epson e Vuzix, anche la realtà aumentata in 3D, che consentirà di diagnosticare in remoto possibili problemi tecnici. Questa tecnologia sarà particolarmente utile in alcuni degli aeroporti più lontani tra quelli serviti dalla compagnia che attualmente vola su 138 scali.
