Viaggi di marketing

Paola Tournour-Viron, divulgatrice per professione e per passione

Dall'Alpi alle Piramidi comunicando in geroglifico 2.0

20/04/2015
11:30
 

Dal primo aprile un logo destinato a fare il giro del mondo sancisce l'unione tra il Nilo e il Po.

L'ipercollaudato connubio tra la Terra dei Faraoni e la Capitale Subalpina - testimoniato da duecento anni di presenza sul suolo torinese dell'unico museo di antichità egizie capace di competere con quello del Cairo - è condensato in due rapidi tratteggi cesellati dallo Studio Migliore+Servetto Architects, capitanato in tandem dal torinese Ico Migliore e dalla collega Mara Servetto.  

Ispirandosi al segno geroglifico indicatore dell'acqua, la coppia di creativi ha trasformato le iniziali 'M' ed 'E' in ciò che definisce "un segno ritmato e continuo simbolo del legame storico e geografico tra i due luoghi e i loro rispettivi fiumi. Un segno - aggiungono -  flessibile, che permette usi variati nella dimensione e nella declinazione cromatica,  ispirata ai colori dei paesaggi nilotici".

Questo per la parte che in gergo tipografico iperspecialistico si definirebbe 'marchio'. Il logotipo – cioè la parte di testo - è invece in Bodoni. E anche qui non per caso.

"È un omaggio - spiegano gli ideatori - alla straordinaria innovazione del carattere disegnato a fine settecento dal piemontese Giambattista Bodoni; un carattere scelto a inizio ottocento per l'insegna storica del Museo Egizio e ancora oggi presente in facciata".

Per chi volesse approfondire, la genesi del lavoro di Migliore e Servetto è visibile in un videofilmato efficace e conciso, mentre il risultato della loro fatica andrà d'ora in poi a contrassegnare tutti gli strumenti di comunicazione coordinata del museo, tra i primi dieci più visitati d'Italia e tra i primi cento del mondo, tornato a nuova vita dopo cinque anni di lavori eseguiti senza mai negare l'ingresso al pubblico.  

Perché ho raccontato tutto questo? Per varie ragioni, che vado ad elencare:

- anzitutto perché questo blog si chiama Viaggi di Marketing, e questo mi sembra un bel viaggio di marketing oltre che un bell'esempio di marketing per un prodotto di viaggio;

- perché sono orgogliosa che riguardi la mia città, pronta già un mese prima di Expo a dare il benvenuto ai turisti di tutto il mondo;

- ma soprattutto perché questo progetto di comunicazione rende omaggio alla storia della scrittura, partendo dai geroglifici vergati sui papiri, passando per l'estro tipografico di Bodoni per approdare infine ad una soluzione 'puntozero' capace di esprimere nella moderna essenzialità di un logo la complessità di millenni di storia.

Concretizzandosi in un impeccabile esercizio di coerenza con il prodotto comunicato. E in un doveroso tributo grafico al suo valore più profondo.


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