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Paola Tournour-Viron, divulgatrice per professione e per passione

27 settembre: la Sostenibilità della Memoria

26/09/2017
10:36
 

Non c’è traccia a Sant’Anna di Stazzema della grande bagarre multietnica che contraddistingue ampia parte delle terre di Toscana, seconda regione del Paese per numero di visitatori – ci dicono le statistiche Tci - e undicesima destinazione nella graduatoria del continente.

Non c’è traccia delle roventi arterie stradali che corrono a lambire i lidi o verso le grandi icone turistiche perennemente sequestrate dalle folle.
Nessuna traccia.

Solo una strada praticamente deserta, di quelle che impongono di fermarti se incroci un’altra auto. Poi un parcheggio sorprendentemente gratuito e un museo aperto a tutti. Anche a chi non vuole lasciare l’offerta libera a copertura delle spese di gestione e di proiezione del docu-film più struggente che nella vita possa capitare di vedere. In un’ora ti srotola davanti agli occhi una mattina, quella del 12 agosto 1944, in cui la furia nazi-fascista falciò 560 vite: anziani, bambini, giovani madri tra cui una ancora in attesa. E a raccontartela sono proprio quei bambini e quei ragazzi, ormai nonni, che per le vicende più strane riuscirono a scamparla.

Poi esci dal museo, che in quell’atroce mattina era scuola elementare del paese, sali al memoriale lungo il sentiero nel bosco, e se la morsa allo stomaco riesce ad allentarsi quel poco che basta, ti fermi a prendere un caffè all’emporio dove dietro il banco ritrovi condensato in un solo volto tutti quelli che hai conosciuto su pellicola. Potere della Storia.  

Una Storia che pochi giorni fa è stata utilizzata anche per parlare di turismo. L’occasione era una giornata dedicata alle tesi universitarie recentemente dedicate a Sant’Anna, una delle quali intitolata al Turismo Culturale nei luoghi della Memoria.
In vista del 27 settembre, giorno che l’Omt dedica al Turismo Sostenibile, il caso di Sant’Anna può forse ben riassumere il senso che all’evento si vorrebbe dare. Almeno secondo quanto suggerisce, Taleb Rifai, Segretario Generale della World Tourism Organization, che per un turismo realmente votato alla sostenibilità chiede ai territori il possesso di 5 imprescindibili requisiti:

1. crescita economica inclusiva
2. sviluppo delle comunità locali attraverso il lavoro
3. rispetto per l’ambiente
4. celebrazione dell’identità culturale
5. contributo al mantenimento della pace

Nella sua umile e struggente realtà, Sant’Anna li raggruppa tutti. E nell’esiguità della sua economia turistica fa in particolare moltissimo per l’ultimo in elenco. Molto più di tante grandi entità della geografia di settore nazionali e internazionali.

È, questa, una caratteristica comune a moltissimi Luoghi della Memoria – dentro e fuori l’Italia - a cui raramente si pensa quando si parla di sviluppo sostenibile del comparto. Eppure è importante. Davvero. E il 27 settembre potrebbe essere un’occasione per rifletterci.

Twitter @paolaviron


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