Viaggi di marketing

Paola Tournour-Viron, divulgatrice per professione e per passione

Free to Become. Ovvero liberi di trasformarsi

16/12/2021
10:19
 

Non sono tempi di buone notizie, questi, per chi lavora al servizio delle persone che viaggiano. Tuttavia, visto che un nuovo anno si avvicina, è importante ricordare che sotto le ceneri di un comparto in sofferenza, il fuoco continua a covare, e cova anche iniziative che porteranno a tutti noi un piccolo margine di miglioramento. In quanto operatori del settore, ma anche in quanto esseri umani.

In perfetta linea con il trend che la Travel&Hospitality Vision 2022 (*) indica come “Free to Become” - segnale di un dilagante desiderio di libertà e di realizzazione del sé, oltre gli scogli e i vincoli di pura natura conformistica - irrompono sulla scena strategie di marketing territoriale e ricettivo che puntano dritto all’inclusività. Quella vera.

Molto spesso sbandierata e decisamente molto meno praticata, questa virtù marcherà infatti pesantemente il confine tra le politiche di sviluppo orientate al mero guadagno economico e quelle invece allargate al tornaconto sociale e comunitario. Che poi sono quelle più in sintonia con le future istanze della domanda.

Per questo, anche nel solco delle linee guida tracciate dal PNRR, territori e imprese del turismo hanno incominciato a tirare a bordo nuovi attori. Il caso sotto gli occhi di tutti è quello di Procida, Capitale italiana della cultura 2022, che nelle sue cinque sezioni programmatiche contempla il capitolo “Procida Include” con tanto di “Progetti Comunità” volti a costruire e promuovere la solidarietà e l’inclusione. L’obiettivo dichiarato del direttore Agostino Riitano non è infatti fare dell’isola “un parco divertimenti a tema culturale ma, piuttosto, un importante acceleratore della crescita del territorio. Per intenderci - aggiunge - ci siamo svincolati dagli schemi tradizionali dell’intrattenimento per avviare autentici processi di innovazione sociale”.

Non è un caso, quindi, che tra le molte attività in calendario ci sia il programma 22 Nodi riservato a migranti e richiedenti asilo che, attraverso una serie di attività in acqua, verranno aiutati a superare il trauma delle traversate in mare. Perché accogliere e fare cultura significa anche questo.

Un’altra bella iniezione di solidarietà arriva dalla rete di ospitalità extra-alberghiera Like Your Home, nata con l’idea di trasformare in gestori di B&B – e quindi in lavoratori con un reddito proprio - le persone con disabilità o con esigenze speciali, supportate quando necessario dalle famiglie. Nel suo genere è il primo esempio italiano, cui fa capo anche il primo corso di formazione universitaria per l’avvio di ospitalità extralberghiere gestite da giovani con disabilità organizzato dall’ateneo di Tor Vergata e già vincitore del Premio Speciale AITR. “Questa iniziativa - spiega la responsabile di progetto Cetty Ummarino - nasce per offrire nuove opportunità di occupazione e di reddito ai giovani con esigenze speciali o con disabilità fisica, intellettiva, sensoriale”.

Al momento tutte le energie sono concentrare sullo sviluppo della rete di accoglienza e sulla formazione dei gestori ma ci sono strutture già operative e l’organizzazione si mette a disposizione delle agenzie di viaggi che desiderano collaborare con queste realtà. “È un segmento di nicchia, che sta crescendo - dice Ummarino - anche se sono ancora pochi i tour operator e le agenzie che conoscono le specificità di questo prodotto. Stiamo lavorando per estenderlo a varie regioni italiane, comprese le cosiddette aree interne. Ci stiamo lavorando, anche se la pandemia ha rallentato un po’ le cose”.

Certo è che le nuove sensibilità dei viaggiatori si muovono in direzione dell’inclusività e senza dubbio incentiveranno la nascita di attività che concretamente condividano questo stesso valore. Lo si riscontra in più parti del pianeta, Stati Uniti inclusi, dove lAmerican Alliance of Museums ha recentemente fatto dell’equità, dell’accessibilità e dell’inclusione un vero e proprio cavallo di battaglia, chiamando a raccolta nelle fila dei tantissimi volontari anche le persone con disabilità di varia tipologia e grado.

La Travel&Hospitality Vision 2022 ci ricorda infatti che siamo entrati nell’era della “nuova normalità”; uno spazio di vita e di lavoro più aperto e inclusivo sotto molteplici aspetti: dal mondo femminile alle questioni etniche o di genere, alla disabilità. “L’industria dei viaggi - sottolinea il documento - è quindi chiamata a liberarsi dalle etichette e a immaginare combinazioni inaspettate”. Per dare forma a nuove modalità del fare turismo. Finalmente Free to Become.

La Travel&Hospitality Vision +22 By IEG, presentata in anteprima a TTG Travel Experience, rileva e analizza in chiave sociosemiotica gli scenari di tendenza del consumo turistico.


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