Massimiliano Ossini ci tiene compagnia su Raiuno con 'Uno mattina estate': è uno dei voltipiù apprezzati dal pubblico della Rai e nella stagione autunnale lo rivedremo anche in altre trasmissioni come 'Mezzogiorno in famiglia' e 'Linea bianca'. A TTG racconta la sua passione per i viaggi, sia per lavoro che nelprivato coinvolgendo tutta la famiglia sognando la Polinesia.
Nella nuova stagione televisiva Rai torna con Linea bianca, un programma che le sta molto a cuore visto che è un appassionato viaggiatore. Ci saranno novità?
Molte. Tra loro degli speciali e stiamo lavorando a qualcosa di molto grosso, importante, e porteremo le montagne più alte del mondo su Raiuno.
Quali sono gli ingredienti del successo?
Il fulcro secondo me è il fatto di essere reali, veri, curiosi e approfondire tutto quello che si fa. Questo è un insegnamento che mi porto dietro da quando facevo i programmi per i ragazzi e a seguire gli altri programmi che ho fatto come Linea verde e Linea bianca.
Avete aiuto dal territorio in cui andate a girare le puntate?
Sì molto aiuto da parte di del territorio soprattutto tecnico, molte Regioni ci vengono dietro, ci sostengono, ci guidano, ci danno informazioni, spesso ci forniscono gli elicotteri per gli spostamenti specialmente quando diventano difficili. In più ci arricchiscono con tante chicche perché utilizzando le personedel posto riescono a darci molto di più di una redazione che va a spulciarecercare informazioni. Loro sono i protagonisti e noi siamo quelli checontrollano decidono poi i vari argomenti da utilizzare.
C'è un posto che l'ha particolarmente sorpreso?
Ad ogni puntata dico questo è il posto più bello, poi quella successiva dico la stessa cosa. È uno stupore continuo. Quello che mi è rimasto più a cuore, perché l'ho vissuto fisicamente, sono le tre cime di Lavaredo delle Dolomiti, che ho scalato più volte E poi il monte Adamello con tanto di scalata, dormita in tenda e arrampicata sul ghiacciaio per ascoltare lo spostamento dei ghiacciai.
Nella vita privata che viaggiatore è?
Viaggio con la famiglia, cerco di portarli sempre fuori: così come sono in onda così lo sono fuori, nel senso che mi piace curiosare, conoscere tutto e visto che ci sono i bambini è un mix tra comodità e avventura perché poi ogni anno andiamo a dormire in campeggio ma anche rifugi dove devono camminare sette ore al giorno per raggiungerle. All'inizio lo facevano con un po' con malavoglia oggi sono contentissimi di farlo.
Il viaggio che l'è rimasto più nel cuore?
Quando sono stato in Indonesia per un mese con lo zaino in spalla e pochi soldi in tasca mi spostavo facendo l'autostop. È stato davvero bellissimo.
Mentre il viaggio dei suoi sogni?
La Polinesia perché non ci sono mai stato: è dall'altra parte del mondo, estremamente costosa, e spero di poterci fare un servizio per la Rai.
