Beppe Tenti, Overland e le grandi spedizioni: "Ma in vacanza vado a casa"

di Oriana Davini
15/03/2019
08:39
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È l'uomo dei viaggi avventura, quello che ha portato in Italia il concetto di trekking: Beppe Tenti è l'esploratore che dal 1996 va in onda su Raiuno con Overland, il programma che ha fatto conoscere al grande pubblico le grandi spedizioni su quattro ruote.

Auto (Fiat Panda, per la precisione), con cui ha ripercorso la Via della Seta da Venezia a Pechino; e gli iconici camion arancio, con cui è andato in ogni angolo del globo.

Dagli aerei al trekking
Eppure la sua storia inizia 50 anni fa sugli aerei, per la precisione con Lufthansa: "Avevo fondato 'Il jet e la montagna' con Lh per riempire i voli nei weekend". Da sempre grande appassionato di cime, scoperte grazie alle escursioni del Cai di Torino, sua città natale, Tenti crea Alpinismus International, società con la quale gestisce alcuni eventi dell'amico Reinhold Messner.

Sono anni di viaggi sul tetto del mondo, ma nel 1967 qualcosa cambia: Tenti capisce che può portare sempre più persone in viaggio e sceglie di ampliare il proprio pubblico offrendo viaggi "che richiedono meno preparazione delle spedizioni himalayane". Nasce così Trekking International, l'antesignana di Overland: "Sono stato il primo a portare la parola trekking in Italia e a organizzare itinerari dove i clienti andavano a piedi".

La fama
La sua idea in quegli anni è talmente innovativa che il settimanale americano Newsweek manda in Italia una giornalista a intervistarlo: "Io parlavo l'inglese che avevo imparato con gli sherpa in anni di ascese sulle grandi cime - ricorda -: eppure quell'intervista fu l'inizio di una fama che mi sorprese".

La notorietà di Tenti cresce e arrivano i servizi di Epoca, del Corriere della Sera e di Playboy: "Perfino loro mandarono due giornalisti a seguire uno dei miei viaggi!".

Romiti e la Fiat
Nel 1985 Tenti viene chiamato da Cesare Romiti, all'epoca alla guida della Fiat, per organizzare una grande spedizione: ripercorrere la Via della Seta da Venezia a Pechino a bordo delle auto di punta della fabbrica torinese.

"Siamo partiti con tre Panda e un camioncino con i pezzi di ricambio - racconta -: io all'epoca non lo sapevo ma la Cina aveva aperto un bando internazionale per scegliere l'azienda che avrebbe dovuto produrre la macchina del contadino cinese". Non è un caso che l'8 luglio 1985 a Pechino si tiene il primo Salone dell'Auto cinese.

La collaborazione con Fiat decolla: nel 1989 convince la Fiat a organizzare la riedizione del Raid Pechino-Parigi, utilizzando la stessa macchina di 80 anni prima, la Itala. Nel 1994 arriva il primo progetto Overland: Tenti parte con quattro camion Iveco arancione per raggiungere New York dall'Italia passando per la Russia e quindi lo Stretto di Bering. La spedizione è un successo e, arrivata nella Grande Mela, prosegue alla volta di Messico, Colombia, Venezuela, Brasile, Perù, Bolivia, Cile, Argentina, Patagonia. "Dormivamo e mangiavamo sui camion, abbiamo vissuto mille avventure".

La Rai
Nel frattempo, Tenti avvia una carriera di documentarista: riprende le sue spedizioni e le propone, con successo, alla Rai. Così Overland, come Tenti aveva ribattezzato la sua Trekking International, diventa anche una trasmissione, tuttora in onda su Raiuno e oggi condotta dal figlio, Filippo Tenti.

Lui, Beppe, continua a viaggiare: organizza incentive "originali, portando la gente in posti diversi dal solito, insomma facendogli vivere esperienze uniche" e si fa portabandiera dell'Unicef contribuendo a far conoscere la Dichiarazione universale dei diritti dei bambini.

Fargli una domanda significa scoperchiare un archivio di ricordi che spaziano dal Salar de Uyuni in Bolivia alle montagne dell'Afghanistan. Ma quando gli si chiede: dove va in vacanza? Lui risponde sereno: "Vado a casa".

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