Web & Tourism

Domenico Palladino, Consulente in web marketing - Pool Comunicazione

3 esempi di startup italiane di successo nel settore turistico

15/04/2014
15:50
Su 2000 startup innovative italiane meno di 50 superano i 110mila euro di fatturato, selezione naturale o bolla speculativa?
 

In un'epoca in cui si pensa che una startup raggiunge il suo scopo quando, dopo aver creato un prodotto o servizio innovativo, riesce a vendere baracca e burattini allo Zuckerberg di turno, vorrei andare contro corrente.  

Per me una startup di successo è quella che riesce a creare un business sostenibile nel tempo e, raggiunto il punto di pareggio, ripaga con gli interessi l'investimento eventualmente ricevuto. Una startup di fatto ha successo quando non è più tale e può definirsi a tutti gli effetti un'azienda.  

Per questo credo poco alle whatsapp del turismo e vorrei portare tre esempi di quelle che per me sono altrettante aziende di successo italiane, per come sono nate, per come hanno utilizzato il web per innovare un settore e diventare attori del business turistico.

Un primo esempio è IlMeteo.it. Qualcuno obietterà che c'entri poco col turismo, eppure tutti consultano le previsioni prima di intraprendere un viaggio. Il progetto nasce nel 2000 e nel 2001 viene sviluppato il primo sito che inizia a posizionarsi sulle parole chiave di ricerca per le previsioni del tempo di ogni città. Nel 2003 nasce l'azienda vera e propria e la visibilità cresce di anno in anno, non solo grazie all'attività di seo, ma anche con campagne di marketing mirate come quella, diventata poi di moda, di dare dei nomi agli eventi meteorologici.
Da lì si arriva ad accordi con testate nazionali come Rai e il Messaggero, a diventare fornitori ufficiali delle previsioni dei principali siti italiani come Trenitalia e Pagine Gialle, a diversificare l'offerta con le applicazioni mobile, le pagine social e con informazione quotidiana sul tema meteorologico.
Oggi la società è una srl con 20 tra dipendenti e collaboratori, un sito che fa 40 milioni di utenti unici al mese e un fatturato pubblicitario che nel 2011 era di 5 milioni di euro.
Si vantano anche di essere il sito di informazione più visitato in Italia, poi leggi articoli acchiappaclick come questo sulle scie chimiche e da giornalista ti fai parecchie domande sul concetto di informazione (per la cronaca l'articolo dopo la condivisione sui social ha ricevuto così tante critiche da essere cancellato dalla pagina Facebook ma si sono guardati bene dal rimuovere anche l'articolo sul sito).

Il secondo esempio è Scuolazoo.com, un portale nato nel 2007 come sito di condivisione video per studenti dall'intuizione di Paolo De Nadai e Francesco Fusetti, all'epoca studenti e oggi amministratore delegato e presidente della società. Il sito cresce vertiginosamente in accessi e popolarità, la community inizia ad organizzare i primi eventi in diverse città tanto che i due fondatori già nel 2009 decidono di puntare sul settore dei viaggi con il marchio ScuolaZoo Vacanze-Evento che tramite il tour operator SGtour propone pacchetti viaggio a maturandi e studenti universitari nelle principali località turistiche d'Europa (principalmente Spagna e Grecia). Un'offerta che si è ampliata di anno in anno e che nel 2013 è arrivata a coprire 19 settimane di eventi in estate e 4 settimane in inverno con oltre 10mila studenti partecipanti. La community è ora molto attiva sui social network tanto che il canale Youtube conta 2.300.000 views mentre le foto su Facebook hanno ricevuto oltre 5 milioni di visualizzazioni.

Il terzo caso è un po' più famoso ed è quello di Venere.com, oggi al 100% di proprietà di Expedia ma rilevata quando era già un'azienda consolidata. L'idea parte nel 1994 da 4 studenti universitari a Roma che provano a creare un portale di prenotazioni via internet in un'epoca in cui quasi nessuno conosceva il web. Avevano costruito e testato in casa il software e andavano di albergo in albergo a mostrarlo. Da lì hanno innescato il passaparola, collaborazioni con le associazioni di albergatori, attirano i primi investimenti e nel 2000 nasce il modello di business vero e proprio delle commissioni sulle prenotazioni ricevute. Modello che oggi è la normalità ma che all'epoca mette per la prima volta d'accordo sia le agenzie che gli hotel, che vedono nel portale un'opportunità e non un concorrente. Poi si sa, le cose cambiano :)
Nonostante l'11 settembre la crescita continua e nel 2004 arriva a coprire 16mila hotel, con 70 milioni di utenti unici e prenotazioni per 300 milioni di euro. Expedia rileva la società nel 2008 quando però è un concorrente a tutti gli effetti.

Invece vai poi a vedere i dati delle 1941 startup innovative in Italia, scopri che meno di 50 superano i 110mila euro di fatturato e pensi che probabilmente è vero che una su mille ce la fa.

Domenico Palladino
@_zadig


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