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Roberto Gentile,
Editorialista turistico, esperto di retail, community-manager, head-hunter

Je suis Alitalia

18/05/2015
11:26
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Il 4 giugno è una data importante per Alitalia: viene presentata la nuova livrea, che sancisce il rinnovamento dell’immagine e del servizio. L’ennesimo? Sì, l’ennesimo, perché le cronache sono piene – dai “cavalieri coraggiosi” in poi – di tentativi (vani) di rilanciare una compagnia che naviga da anni in cattive acque.

In passato, non ho lesinato critiche (vedasi “Le 5 cose più odiose che ci auguriamo la nuova Alitalia NON faccia”). Ora basta. Je suis Alitalia. Siamo tutti Alitalia. Ecco 5 motivi per esserlo, ora più che mai:

1) straniero vade retro: in Francia comanda Air France, in Germania impera Lufthansa, da noi – per la prima volta, nel 2014 – i passeggeri trasportati da Ryanair sono stati più di quelli di Alitalia. In Germania e in Francia non sarebbe successo, mai. Allora riprendiamo a vendere Alitalia, non foss’altro perché le tasse le paga in Italia.

2) mai state “rami secchi”, le agenzie per Alitalia: finché non gli facevano comodo, Ryanair dava dei “rami secchi” alle agenzie e easyJet le dichiarava nemiche. Poi il vento è cambiato, al punto che Volotea oggi pare diventata “amica delle agenzie” (è un collega a dirlo, l’Agente in Laguna). Alitalia, anche nei momenti più bui, non ha mai dato dei “rami secchi” alle agenzie.

3) basta 8 direttori commerciali in 5 anni: scommetto che nessuno ricorda tutti i nomi, ma dal 2009 in poi si sono avvicendati 8 (!) direttori commerciali/vendite al vertice di Alitalia; dal 2015, tocca ad Ariodante Valeri, manager concreto ed esperto, fortemente voluto dall’a.d. Cassano e dal CEO Etihad, James Hogan; è partito bene (“Agenzie di viaggi e t.o. continueranno a essere il nostro principale canale di vendita”), facciamolo lavorare.

4) via le rotte in perdita: lo hanno insegnato le low cost, una tratta che non fa utili si cancella, e buonanotte; alla faccia degli accordi con l’aeroporto o la comunità locale. Business is business. Per la vecchia Alitalia, mantenere rotte in perdita era un’abitudine, non ci faceva più caso nessuno. I nuovi capi AZ hanno capito che il bacino d’utenza di una Cuneo o di una Voghera non giustifica sperpero di denaro (non più pubblico). Era ora. Speriamo resistano alle (inevitabili) pressioni dei politici locali.

5) Alitalia è casa: chi ha più di quarant’anni se lo ricorda ancora, cosa provavi all’imbarco in un aeroporto dall’altra parte del mondo, per tornare a casa… Salivi a bordo, venivi  accolto da una bella ragazza (italiana) con un “buongiorno” (in italiano!), tiravi su un quotidiano (in italiano!! e solo del giorno prima) e all’annuncio “Benvenuti a bordo da Alitalia” ti venivano i lucciconi…

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