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Roberto Gentile,
Editorialista turistico, esperto di retail, community-manager, head-hunter

Il business travel: questo (immeritatamente) sconosciuto

11/06/2018
12:00
 

Se c’è un’area del retail turistico italiano che gode di poca pubblicità è il business travel: a dominare infatti è il leisure, in tutte le sue declinazioni, e sulla fusione Alpitour Eden o sul default Valtur ci accapigliamo per mesi. Di business travel si parla poco e a sprazzi: della fusione tra American Express e HRG, ad esempio, sanno solo gli addetti ai lavori, nonostante valga - in termini di volumi di business - diversi multipli di quella tra Alpitour ed Eden.

Perché il business travel è così ancillare al leisure? A mio parere, perché non è abbastanza cool. Non è cool vendere servizi turistici alle aziende, non è cool partecipare a una gara internazionale, non è cool usare un gergo da iniziati (tra rebate, Sla e Kpi), non è cool sapere tutto su tool e software di gestione. Da esperto di leisure e non di bt, dico che non è giusto.

Il business travel è un oligopolio: poche Tmc (travel management company) si spartiscono la maggioranza del mercato. In Italia si contano quasi sulle dita di una mano: Uvet Gbt (partner italiano di American Express), HRG, Carlson Wagonlit Travel, Cisalpina Tours (oggi proprietà di Msc), Bcd Travel / Ventura e Blueteam Travel. Alle quali si aggiungono le divisioni corporate di network di estrazione leisure, come Welcome Travel, Gattinoni, Robintur (con la rifondata BTExpert). Oltre a qualche agenzia specializzata, forte sul proprio territorio, come la brianzola Frigerio Viaggi o la capitolina Regent International.   

All’interno di queste Tmc operano ottimi manager, il cui nome è ingiustamente ignoto al grande pubblico: Alfredo Pezzani di Uvet, Roberto Bacchi ex CWT e Seneca, Claudio Miglio di HRG, Giorgio Garcea e Loretta Bartolucci di Cisalpina Tours, Paolo Conti di CWT, Davide Rosi di BCD, Piergiulio Donzelli di Blueteam, Vittorio Amato di Welcome, Michela Bellomo ed Eros Candilotti di Gattinoni.

Ecco, di Eros Candilotti (uno dei rari manager con trascorsi nel leisure), oggi direttore commerciale bt di Gattinoni, racconto un gustoso episodio del quale sono stato testimone. In occasione della recente convention del network guidato da Franco Gattinoni a Candilotti, milanese molto empatico, è toccato salire sul palco a parlare di Ndc (New Distribution Capability), ovvero il nuovo sistema di vendita della biglietteria aerea che dà fastidio (ma loro non lo ammettono) ai Gds.

Il tema è ostico, in platea c’erano centinaia di agenti di viaggi e Candilotti è un ottimo speaker: insomma, chi è stato attento ha finalmente capito cosa diavolo sia questa Ndc. Diciamo che non tutti sono stati attenti? Appunto, il business travel, questo sconosciuto.


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