Whatsup

Roberto Gentile,
Editorialista turistico, esperto di retail, community-manager, head-hunter

Pagelle di fine anno per colleghi e aziende: seconda parte

02/01/2013
14:02
Leggi anche: agenzie di viaggi

Ecco la seconda parte delle pagelle di Whatsup, tutti promossi col 7 in su.

10 ai colleghi agenti di viaggi, per l’impegno (e la levità): ne ho scelti tre, ma rappresentano l’intera categoria, ovvero coloro che - nonostante tutto - la mattina tirano su la saracinesca e mandano avanti l’agenzia tra cento difficoltà e mille profeti del malaugurio. Alessandro Brignoli di Lord Bry Viaggi, di Bergamo; Pierluigi Cruciani di H24 Travels di Roma; Salvo Miano di Mianotours, Barcellona Pozzo di Gotto (Me): sono giovani, ci credono ancora, si lamentano poco (loro, il muro del pianto degli agenti non lo frequentano...) e lavorano tanto; ma soprattutto colgono un aspetto “lieve” del nostro mestiere che tanti hanno dimenticato: vendono sogni, e quindi  non si prendono troppo sul serio...

9 a Daniel Ponzo, Renato Scaffidi e Leonardo Costanzo, per il coraggio: quando ho scritto di loro definendoli “cervelli in fuga” (vedi post del 17.9.12) non tutti hanno gradito, ma lo ribadisco ancora. Ci vuole coraggio, e tanto, per lasciare l’Italia (famiglia, casa, amici, abitudini) e andarsene all’estero, ma non in Svizzera o in Francia, a cercare lavoro. Ponzo in Arabia Saudita, Scaffidi in Cile e Costanzo in Brasile: mercati nuovi, città sconosciute, metodi di lavoro tutti da scoprire. Dai vertici di Ventaglio o di Kuoni o di Amadeus a una seconda vita in un altro continente. Chapeau.

8 a Value Holding, per la fiducia: gli unici (!) che hanno avuto il coraggio di comprare un t.o. italiano, nel 2012, sono stati Pino Sergnese e Marco Bocchieri di Value Holding; prima Marevero, poi addirittura una trattativa - non andata a buon fine - per Travelplan. Dimostrazione di fiducia incrollabile in un modello di business che tanti danno per decotto, ma che forse ha solo bisogno di essere iniettato di entusiasmo e idee originali, che a Sergnese e Bocchieri sembrano non mancare. Che il mercato premi chi ha avuto fiducia (e ci ha messo i soldi).

7 ad AINeT, Federviaggio e Gebta, per la costanza: il processo è complicato, ma sembra di vedere la luce in fondo al tunnel, perché forse il 2013 ci porterà un’associazione di categoria che sommerà le reti di Ainet, gli operatori di Federviaggio e le Bto di Gebta. Un plauso ai rispettivi presidenti (Franco Gattinoni, Luca Patanè e Davide Rosi), ma anche a chi tesse le faticose fila dietro le quinte (Stefano d’Ayala di Ainet e Gebta, Alberto Corti di Federviaggio). Gli ostacoli sono tanti, perché nonostante la comune appartenenza alla Confcommercio, la quarta delle associazioni (Fiavet) finora si è tirata indietro. Chi li ama, li segua. Promesso un 10 in pagella nel 2013.

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