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Roberto Gentile,
Editorialista turistico, esperto di retail, community-manager, head-hunter

I network di agenzie servono ancora?! Dipende...

29/01/2013
10:50
Leggi anche: Network, agenzie di viaggi

Se diminuisce inesorabilmente il numero di agenzie, è inevitabile che diminuisca anche quello delle reti.

Nel mio primo post su Whatsup, “Diamo i numeri. Quelli dei network e quelli delle agenzie”, citavo 9.500 agenzie e 96 reti operative, a marzo 2012. Sono trascorsi 10 mesi, e il quadro è cambiato, ma in peggio. Stimiamo che abbiano chiuso almeno 500 agenzie? Ci può stare. Per quanto riguarda le reti, almeno 5 non ci sono più e altrettante, pur continuando ad operare, non hanno più titolo per essere considerate tali. E di network nuovi, nel 2012/2013, non c’è traccia...

Ma i network servono ancora? A monte della filiera (ovvero ai fornitori, ai partner commerciali, ai media) le reti servono, eccome: trattare col management di Welcome Travel o di Geo Spa o di Uvet significa trattare con migliaia di agenzie affiliate. Ma a valle, ovvero per le agenzie, vale lo stesso? Forse, non più come prima.

I network nascono come gruppo d’acquisto, quindi puntano da sempre sulla capacità negoziale: ottengono migliori condizioni d’acquisto dai fornitori (t.o., croceristi, compagnie aeree, gds) e ne girano i benefici alle agenzie. Ma sempre più fornitori tendono a premiare le agenzie che li vendono, che siano aggregate o indipendenti. E non raramente un’agenzia si vede offrire dal t.o. o dal crocerista condizioni identiche, che appartenga a una rete oppure no.

In tempi magri come quelli attuali, sono in discussione anche alcuni servizi da sempre apprezzati dalle agenzie. La formazione, ad esempio, che da baluardo di professionalità e aggiornamento è ora relegata ai neofiti e a chi può permettersi di assentarsi dal banco. Gli educational dei tour operator, una volta preda ambita in agenzia, oggi merce sempre più rara.

Ma è il web - ancora una volta - a sparigliare. Una volta, per capire se era meglio percorrere la Route 66 da Chicago a Los Angeles, oppure al contrario, si chiamava il t.o. o si chiedevano lumi al network. Oggi lo sai in due click, senza chiamare nessuno.

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