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Roberto Gentile,
Editorialista turistico, esperto di retail, community-manager, head-hunter

Promotore vendite t.o.: un futuro da (ri)disegnare

11/02/2013
15:36

Il promotore vendite è, da sempre, il braccio operativo del tour operator sul territorio. Vent’anni fa, quando le cose andavamo un po’ meglio di adesso, t.o. quali Alpitour, Francorosso o Ventaglio vantavano forze vendite imponenti, formate da decine di colleghi e impegnativi organigramma (promotore junior, senior, area manager, direttore vendite, direttore commerciale).

Gente tosta, abituata a macinare decine di migliaia di chilometri all’anno, e a essere giudicata in base alle vendite procurate. Pura meritocrazia, quindi: quelli bravi crescevano (e guadagnavano un sacco di soldi), quelli deboli arrancavano.

Oggi è cambiato tutto. A permettersi team numerosi e in grado di coprire il territorio sono rimasti solo i primi t.o. del ranking 2012 (Alpitour, Eden) e i croceristi. Gli altri sono alle prese con profonde ristrutturazioni oppure sono semplicemente usciti dal mercato. Una volta, quando un promoter con un buon portafoglio lasciava un’impresa, aveva l’imbarazzo della scelta, oggi deve darsi da fare. E non è detto che il nuovo datore di lavoro gli mantenga bonus e benefit pregressi...

Oggi un promotore ha molto meno potere che in passato. Gli “interventi commerciali” a favore di un’agenzia o di un top client, all’epoca asso nella manica, sono ridotti al minimo. Internet ha fatto sì che le informazioni viaggino in tempo reale, e l’immagine del pacco di cataloghi scaricato dall’impolverata auto dell’agente è ormai démodé. E poi molti giochi, ormai, si fanno sopra le teste delle agenzie (vedi network) e degli agenti stessi (vedi proprietà).

Il futuro è da ridisegnare, quindi. Sempre che non si abbia la fortuna di contare su Ciro de i Grandi Viaggi, mirabilmente descritto da Salvo, collega blogger:  “Ecco, le doti del commerciale: energia, attenzione alla propria azienda, conoscenza del proprio prodotto  e, soprattutto, sensibilità nei confronti del proprio cliente” . Averne, come Ciro. E averne aziende, come i Grandi Viaggi, che professionisti come Ciro fanno lavorare.


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