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Il benessere, prima di tutto. Poi le città d’arte e l’enogastronomia, i weekend in Italia e gli agriturismo, fino alle Capitali europee.
È questa la mappa che tracciano le agenzie di viaggi delle scelte privilegiate della clientela per quanto riguarda l’acquisto dei cofanetti regalo. “Nell’ordine metterei benessere, enogastronomia e città d’arte - dice Patrizia Panigati, direttore tecnico di Day by day Travel a Milano - anche se noi in realtà non ne vendiamo poi molti”.
Anche sui prodotti la stagionalità ha il suo peso: “Per i ponti e i weekend di primavera abbiamo venduto soprattutto le gift box legate al benessere - dice Emanuele Ferronato, responsabile di agenzia di Last Minute Tour Corso Lecce a Torino - mentre ad esempio per Natale sono andate meglio le Capitali europee”.
Su quest’ultimo prodotto i pareri sono, però, discordanti: “Le Capitali europee non funzionano, le proposte di soggiorno sulle città sono troppo care rispetto alle offerte che si possono trovare con relativa facilità - dice Fabrizio Marzano, cotitolare di Atollo Viaggi a Roma - mentre benessere e agriturismi sono molto gettonati”.
Il successo del prodotto wellness è significativo: il concetto di regalo abbinato al benessere è un must del nostro tempo. Ma i dettaglianti, pur confermando il successo del prodotto, osservano come i cofanetti, almeno per questo segmento abbiamo il limite della scarsa personalizzazione. “Il prodotto offerto dalle gift box è un po’ limitato - dice Michela Marmusi, titolare di Mayaplaya Viaggi a Montopoli Val d’Arno (Pisa) -. Se si conoscono i gusti della persona a cui si pensa di regalare il pacchetto benessere, la scelta è quella di confezionarlo su misura”.
