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Il successo dei cofanetti va letto in un’ottica di consumo differente del tempo libero, che ha trasformato profondamente la società italiana negli ultimi anni.
Il viaggio in confezione regalo, quindi, ha risposto alla perfezione a questa mutazione del modo di intendere la vacanza da parte degli italiani: non solo e non più un periodo di relax fuori casa, ma anche la possibilità di visitare e provare piccoli assaggi di territorio, di cultura o di wellness a pochi chilometri di distanza e per brevi quantità di tempo.
Un trend di crescita
Questa risposta alle esigenze ha fatto sì che, anche in agenzia, si sia riscontrato un trend molto positivo per le vendite delle gift box. “Lo scorso anno, in particolare, abbiamo registrato un vero e proprio boom - dice Giorgia Zazzoli, addetta vendite di Capta Viaggi a Roma -. Effetto probabilmente della novità dell’offerta. Quest’anno, invece, la corsa al cofanetto è un po’ rallentata”.
In ogni caso, le agenzie sono quasi tutte concordi: “È un regalo molto richiesto - sottolinea Fabrizio Marzano, cotitolare di Atollo Viaggi a Roma - malgrado le gift box in realtà non offrano un pacchetto completo. Si tratta di un solo soggiorno, spesso per un’unica notte. Insomma, se vogliamo sindacare, non si tratta di un regalo del tutto compiuto”.
Soluzioni tailor made
Un po’ per l’incompletezza del pacchetto, un po’ per aumentare i margini, le agenzie hanno iniziato a realizzare direttamente in casa le loro gift box. “Alla fine, confrontandoci con i clienti, preferiamo costruire da noi un micro pacchetto - spiega Marzano di Atollo Viaggi -. Prepariamo dei voucher e abbiamo anche fatto un accordo con un negozio di bomboniere vicino a noi, che promuove il nostro prodotto”.
Una risorsa non indifferente, per chi decide di costruire in casa il suo cofanetto, è quella dell’incoming, che consente di realizzare anche weekend tematici. Un’iniziativa di questo tipo è quella dell’agenzia Borgo di Fidenza (Parma), che propone weekend tematici per il mercato italiano: “Sono simili alle gift box - spiegano le titolari Annalisa Ugolotti, Selene Colombari ed Elena Nani - e comprendono il benessere a Salsomaggiore, le città con visite a Parma, la natura con l’offerta Appenino e la cultura sui luoghi di Verdi, la musica e l’arte. In mezzo ci mettiamo anche degustazioni, cene e shopping all’outlet di Fidenza”.
Anche perché, secondo le agenzie, a ben guardare il cofanetto regalo qualche complicazione la crea. “È un regalo molto gettonato - ammette Patrizia Panigati, direttore tecnico di Day by Day Travel di Milano - ma crea qualche complicazione. In realtà, difficilmente il cofanetto regalato risponde appieno alle esigenze di chi lo riceve”.
Una delle questioni principali sollevate dai dettaglianti è la mancanza del trasporto all’interno del pacchetto offerto dai cofanetti. “Spesso il destinatario finale si ritrova con in mano un regalo per una notte in un hotel o in una meta che gli restano difficili da raggiungere - continua Panigati di Day by Day a Milano - o che sono difficilmente accessibili”.
Insomma, riuscire a fare centro sulle reali esigenze del cliente finale, secondo le adv, non è così semplice come si potrebbe credere.
Ad esempio, sul benessere, “c’è molta attenzione alla struttura che viene scelta - spiega Cristina Massarelli, addetta vendite di Bluvacanze Villa Severini a Roma - e per questo molti clienti preferiscono farsi costruire il pacchetto in agenzia”. Il rischio è che, alla fine, il cofanetto non possa essere sfruttato. “Succede più spesso di quanto si immagini - dice Marzano di Atollo Viaggi a Roma - anche perché purtroppo molte volte non si trova disponibilità sulle date che vengono scelte dal cliente”.
A creare qualche problema al mercato dei cofanetti, però, più ancora che le questioni relative a trasposti e disponibilità, sembrano essere i siti di social shopping. “Con l’avvento dei portali che vendono coupon online - dice Zazzoli di Capta Viaggi a Roma - anche le gift box hanno perso terreno”.
