Un rapporto conflittuale con le Ota

04/07/2018
11:59
Gli adv vi ricorrono come strumento di informazione, ma difficilmente per concludere pratiche
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Utilizzati come metro di paragone e come fonte di informazioni, ma quasi mai come strumento per la prenotazione. È un rapporto conflittuale quello tra agenti di viaggi e grandi portali di prenotazione.

“Di solito - spiega Giuseppe Castiglione, titolare della Freeway di Roma - tendo a ricorrere alle Ota per avere un ulteriore parametro di riferimento, ma non ci lavoro dal momento che non riconoscono commissioni”. Punta l’attenzione sulle tariffe non così convenienti dei colossi del web Alessandro Iacone, alla guida della Avenida Viaggi di Napoli. “Le grandi agenzie online sono utili solo per confrontare i prezzi. Ad un occhio inesperto possono anche sembrare meno care, ma in realtà le tariffe iniziali, che non includono mai assicurazione o tasse, non sono mai uguali a quelle finali”.

Uno strumento comunque sfruttato a piene mani dal cliente finale e che Eugenia Raimondi, titolare della Apn Voyage di Sestri Levante (Genova), ha imparato a volgere a suo favore. “Le offerte dei grandi portali le guardo spesso insieme al cliente, ma - racconta - per smontare il mito di un web più economico e dimostrare, invece, che siamo noi agenti ad avere gli strumenti più validi”.

Categorica anche Francesca Bedei, titolare della Millepiedi Viaggi di Ravenna: “Alla fine prenotare su una Ota non offre le stesse garanzie di un portale per agenzie e, in caso di problemi, non è certo facile avere a che fare un call center”.

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