Un'occasione per fare business

27/11/2017
17:10
Nonostante il fai da te, sono molte le frecce all'arco della distribuzione
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Non sarà la cassaforte di qualche anno fa, ma il Capodanno resta un’occasione di business per le agenzie di viaggi italiane. Tra prenotazioni anticipate e clienti dell’ultimo minuto, quest’anno le vendite si attestano sui livelli delle stagioni precedenti. Con alcune novità di prodotto e di destinazione, che spingono i dettaglianti a tenersi sempre aggiornati sulle ultime tendenze, per soddisfare la voglia di ‘qualcosa di nuovo’ dei viaggiatori.

Si confermano le capitali europee, in primis Londra e Parigi, il ‘classico’ New York e le crociere nel Mediterraneo e nei Caraibi. Ma si affacciano nuove città europee, grazie ai collegamenti low cost: da Lisbona a Cracovia, da Bruxelles a Valencia. Crescono d’interesse i tour in Africa, dal Botswana al Senegal e alla Tanzania, ma anche l’Oman e l’Oriente, con la new entry dell’isola di Phu Quoc in Vietnam, esaurita già da tempo.

Ci sono poi clienti che preferiscono rimanere ‘vicino’ a casa: i dettaglianti hanno prenotato soggiorni nelle principali città d’arte italiane, ma anche in agriturismi e strutture particolari immerse nella natura del Belpaese. Non mancheranno le partenze su Dubai, Thailandia, Zanzibar e Kenya, così come su Maldive, Seychelles e Mauritius; queste ultime, però, si rivolgono a una clientela ‘big spender’, visto che le quote a passeggero vanno dai 4.000 euro in su. Decisamente più basse quelle sulle destinazioni corto e medio raggio, fino ad arrivare ai 500-800 euro a testa per un soggiorno in una capitale europea.

Miti da sfatare
Quest’anno vacilla il ‘mito’ del Capodanno in spiaggia o all’ombra di una palma, perché alcuni clienti hanno cominciato ad acquistare soggiorni nel Nord Europa, tra Islanda, Norvegia e Finlandia.

Per la prima volta queste destinazioni non vengono vendute solo per il periodo estivo, ma anche in quello freddo: ad attirare le persone, lo spettacolo dell’aurora boreale, i paesaggi ammantati di neve e la casa di Babbo Natale a Rovaniemi, in Finlandia.

Sembrano ormai irrecuperabili quei clienti che, fino a qualche anno fa, prenotavano il Capodanno sulle piste da sci alpine. Chi, in passato, ha soggiornato in un albergo tende a ricontattarlo, anche a distanza di tempo. Dunque quasi più nessuno passa dall’agenzia per questo tipo di pratiche: esiste ormai un filo diretto tra il cliente e le strutture in montagna.

Ed emerge una tendenza al ‘fai da te’ anche nell’organizzazione dei festeggiamenti del 31 dicembre: le adv non ricevono richieste particolari per i cenoni in giro per il mondo, perché molti si accontentano di mangiare in un bistrot o in un ristorante e di andare poi a festeggiare in piazza.

Daniele Marucco

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