L'alternativa all'alta stagione

di Aurora Azzolini
08/11/2010
14:37
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Un'onda lunga che arriva dal 2009 e che non accenna a fermarsi. La frammentazione dei periodi di vacanza che sta caratterizzando il mercato italiano se da un lato lima il business del mare estivo dall'altro alimenta un mercato mai così florido come quello delle vacanze invernali.

 

Non la settimana bianca, che sembra perdere appeal, malgrado gli italiani continuino a preferire la montagna, ma il prodotto Capodanno, declinato in tutte le sue articolazioni. Emerge così una nuova tendenza al viaggio, con numeri in incremento anno su anno.

 

Gli ultimi dati disponibili, relativi al capodanno 2009/2010 e realizzati da Federalberghi, mostrano per l'ultimo giorno dell'anno 6,3 milioni di italiani in viaggio, che, uniti ai 3 milioni che hanno prolungato le vacanze da Natale a fine anno, portano a 9,3 milioni i connazionali che hanno trascorso il Capodanno fuori casa. Un dato che si presenta come un incremento estremamente significativo sull'anno precedente, con oltre il 20 per cento in più di italiani in vacanza. E i primi conti che le agenzie di viaggi stanno facendo in questi giorni presentano una conferma di questa tendenza: le prenotazioni stanno arrivando, e i numeri per il Capodanno sembrano ancora in crescita.

 

A fronte di un aumento del numero dei turisti, il Capodanno 2009/2010 ha registrato una cospicua diminuzione della spesa media pro capite. Mentre nel 2008 la spesa per le vacanze di fine anno superava i 550 euro, nel 2009, complice la crisi e l'insicurezza economica, l'investimento è stato inferiore ai 450 euro. Per chi è rimasto in Italia, la cifra si è mantenuta molto bassa, all'incirca intorno ai 400 euro a persona, mentre per un viaggio all'estero si sono appena superati i 700 euro, un crollo rispetto agli oltre 1.000 euro messi a budget l'anno precedente.

 

Una tendenza, quella alla bassa capacità di spesa,che sembra riconfermarsi anche per il prossimo Capodanno, con scelte di viaggio sempre più orientate al low cost o comunque al controllo del budget, sia che si tratti di un tour o di una vacanza balneare.

 

Per quanto riguarda le vacanze nella Penisola, a farla da padrone nel 2009 è stato il prodotto montagna, che ha registrato il 47,2 per cento di preferenze, mentre il mare ha comunque retto, con un 18,8 per cento di share. Le agenzie ancora non si sbilanciano per quest'anno: è infatti ancora troppo presto per valutare quale sarà il peso delle destinazioni italiane nelle scelte di vacanza.

 

Pubblicato 08/11/2010

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