I network dei desideri per catturare clienti

07/12/2015
15:21
In Italia sono 10 le agenzie che fanno parte di Traveller Made e Virtuoso
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Possono spendere e viaggiare più volte l’anno. Ma vanno anche conosciuti, accontentati e possibilmente coccolati. Sono i clienti che cercano e pretendono il lusso in vacanza.

Quelli che, secondo una recente ricerca di Condé Nast Johansens, hanno un reddito medio di 134 mila euro annui, dispongono di un budget di 9mila euro a persona (contro i 1.800 euro di un normale turista) e si concedono la bellezza di sette viaggi nel corso di 12 mesi: 2 soggiorni lunghi, 2 vacanze brevi e 3 weekend.

Proprio il genere di viaggiatore che ogni dettagliante vorrebbe trovarsi davanti, ma che sembra essere il pane quotidiano solo di alcuni, e piuttosto privilegiati - meno di una decina nel nostro Paese -, punti vendita.

Così privilegiati da essere diventati partner di network riconosciuti dell’up level quali Traveller Made e Virtuoso. Entrare in questa cerchia, a cui si arriva però solo se invitati, vuol dire infatti stringere rapporti preferenziali con tutta l’hôtellerie di alta gamma del pianeta, accedere ai migliori accordi in circolazione e dunque garantire al proprio target trattamenti di riguardo.

Lo sa bene Andrea Mereghetti, titolare della Dreamsteam di Novara, che confessa: “Da quando facciamo parte di Traveller Made abbiamo aumentato le richieste e il fatturato. Gli hotel di lusso ci conoscono e ci riconoscono e questo ci permette di avere le porte spalancate su tutta una serie di benefit”. Scende nel dettaglio Jane Hedge, luxury travel manager della Bigtours di Bologna, la prima, e per il momento unica, agenzia in Italia della famiglia Virtuoso.

“Gli upgrade - spiega - possono prevedere trattamenti gratuiti per la spa, la colazione inclusa, l’early check-in o il late check-out”. Una lunga lista che arriva a comprendere “tariffe e un’offerta ad hoc su tutte le Dmc” della rete.

“Oltre ad assicurare un rapporto privilegiato con i direttori vendite delle strutture - svela Aronne Frigerio, titolare della Lariotour di Como - il far parte di questa rete ci consente di condividere conoscenze e magari trovare sinergie con altri colleghi”.

Ma è possibile tracciare una mappa delle mete più richieste dalla clientela di fascia alta? Sembrerebbe proprio di no, secondo l’esperienza degli agenti di viaggi della blasonata community. “Non c’è mai una destinazione in particolare che prevale sull’altra. Si tratta sempre - constata Stefano Peruzzini, uno dei soci fondatori della Viaggi Moleskine di Brescia - di viaggi su misura, che richiedono servizi il più personalizzati possibile”. Individua il fil rouge dell’avventura Filippo Rossi, responsabile marketing de Il Viaggio di Milano. “Spesso ci chiedono itinerari avventurosi e di scoperta. Possono spaziare dall’Artico alla Kamchatka, ma si può andare anche in Oman o in Sudafrica”. In nessun caso, chiosa comunque Frigerio della Lariotour “si tratta di proposte omologate, che si trovano altrove.Tantomeno sul web”.

Amina D’Addario

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