Luxury alla prova della crisi

di Cristina Peroglio
29/11/2012
18:07
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Neppure il segmento dei viaggi di lusso è passato indenne attraverso la crisi degli ultimi due anni.

Secondo il survey realizzato sull’ultimo biennio da Aigo e Pangaea network e dedicato ai viaggi di lusso, anche questo mercato ha iniziato a risentire i contraccolpi di una congiuntura economica ben lungi dall’essere superata.

Secondo il sondaggio, che indaga le tendenze del luxury travel in 5 Paesi europei (Italia, Regno Unito, Spagna, Francia e Germania), il segmento ha retto meglio di altri alla contrazione dei consumi, ma anche in questo mercato iniziano a manifestarsi i primi fenomeni di cambiamento. Sono, fra tutti, la maggiore attenzione al rapporto qualità-prezzo e una tendenza alla prenotazione last minute che non faceva parte, tradizionalmente, delle abitudini d’acquisto di questo target di clienti.

I dati sono, comunque, in tenuta rispetto ad altri segmenti del leisure. Secondo il 70 per cento degli operatori interpellati nel sondaggio, infatti, le prenotazioni sono aumentate, mentre solo un 30 per cento dichiara una perdita di quote di mercato. Fra i Paesi, quello che sta tenendo meglio è la Germania, che patisce meno i colpi della crisi. Regno Unito, Francia e Spagna hanno invece accusato duramente il colpo sui viaggi di lusso.

Si riduce il numero delle vacanze: sono in calo i clienti che ne prenotano quattro l’anno, mentre resta pressoché stabile la percentuale di chi effettua 3 viaggi all’anno (35 per cento) e di chi ne effettua 2 (41 per cento). La stagionalità varia da Paese a Paese: in Italia i picchi restano agosto e dicembre, mentra in Spagna si viaggia di più a ottobre e dicembre. Nel Regno Unito, il maggior numero dei viaggi di lusso è concentrato a luglio, mentre in Francia a gennaio e settembre. In Germania, dicembre e gennaio hanno concentrato il 70 per cento dei viaggi di lusso. La durata media del soggiorno, per il 46 per cento degli intervistati, è di 10 giorni, mentre il 26 per cento viaggi aper una settimana e il 15 per cento per 2 settimane.

Emergono nuove destinazioni e nuovi temi di vacanza. È l’Estremo Oriente ad attrarre i viaggiatori di lusso: Myanmar, Bhutan, Vietnam, Cina, Cambogia stanno diventando gli indirizzi del luxury travel. Mentre la vacanza più gettonata è quella esperienziale, per il 51 per cento degli intervistati, e a seguire si colloca l’offerta sun and sea. Ma a muovere i viaggiatori di lusso è sicuramente la qualità della sistemazione prescelta: è fondamentale per il 67 per cento dei turisti.

A seguire, con il 62 per cento, emerge il desiderio di privacy ed esclusività, mentre la reputazione dell’hotel e della destinazione è il terzo criterio di scelta, con il 59 per cento delle preferenze.
Il canale di prenotazione principale, secondo lo studio Aigo/Pangaea, resta quello delle agenzie di viaggi: il 54 per cento delle prenotazioni arriva dalla filiera tradizionale, un balzo in avanti rispetto al 45 per cento rilevato nel 2010.

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