L’hôtellerie italiana sta cambiando: si muove verso la concentrazione dell’offerta

di Alberto Caspani
13/03/2024
12:43
 

Un mercato alberghiero ancora troppo frammentato, ma sempre più nell’occhio delle grandi catene internazionali.

Pubblicità

Il quadro per il 2024 appare positivo, nonostante il potenziale dell’Italia (6,8% quota catene alberghiere, con 2189 strutture su 32.279 totali) resti ancora al di sotto di quello della Francia (39%, prima in Europa) e della Spagna (21%).

“Oggi i primi cinque gruppi alberghieri - ha spiegato in apertura del secondo Hotellerie Summit di Pambianco Alessio Candi, consulting e m&a director Pambianco - generano un fatturato di 974 milioni di euro, cifra cresciuta del 33% sul 2022. Al vertice della classifica troviamo Starhotels (304 milioni), seguito da Gruppo Una (200 milioni), Hotelturist (187), Alpitour - divisione alberghiera (177) e Aeroviaggi Mangia’s Resorts (114 milioni). Raggiunti ormai i livelli del 2019, sarà possibile assistere a una maggiore e più rapida concentrazione dell’offerta in caso di rallentamento del mercato”.

Come evidenziato durante il secondo Hotellerie Summit di Pambianco, organizzato a Milano, permangono difficoltà nel reperimento di risorse umane e nella formazione, ma la crescita del settore dovrebbe allinearsi alle medie storiche.


TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook