Il sole di Svevia

Salvatore Miano, Agenzia Mianotour, Barcellona Pozzo di Gotto, Messina

Sud, debiti e gabelle

19/03/2013
12:08

Era il titolo di un testo di storia economica che fui “costretto” a comprare per sostenere un esame all’università.

Narrava di come il meridione d’Italia fosse, prima dell’Unità d’Italia, depresso economicamente, oppresso dai debiti e da una fiscalità iniqua, la cui tassa principale era la cosiddetta “gabella sui fuochi” ovvero una tassa per focolare domestico, o per famiglia, una sorta di patrimoniale, si fa per dire, dell’epoca.

La gente di allora era costretta a lavorare per pagare i debiti, solo ed esclusivamente per questo, più che per portare il pane in tavola.

Sempre in quell’ateneo, e poi si dice che a economia non si impara niente, imparai che le aziende vivono situazioni di crisi di diverso livello, una sorta di alert 1, 2, 3, 4 stile allerte militari della difesa americana.

I segnali sono oggettivi e, in ordine di importanza, vanno da:

a) l’azienda non è remunerativa per il capitale investito
b) l’azienda non riesce a pagare i fornitori
c) l’azienda non riesce a pagare i dipendenti
d) l’azienda non riesce a pagare i tributi

Tranne nel primo caso, si tratta sempre e comunque di debiti da pagare.

Analizzando la realtà aziendale italiana, e siciliana, di questi ultimi tempi, se togliamo i furbi e i birbaccioni del caso, molti di noi lavorano come duecento anni fa, solo ed esclusivamente per pagare i debiti (in Sicilia la “d” di debiti si pronuncia rimarcata).

Se molte agenzie di viaggi non chiudono è perché i loro titolari non possono, purtroppo, permettersi di chiudere, mancati nuovi incassi impediscono di pagare vecchi debiti e così via in una spirale discendente.

E, sicuramente, l’assottigliarsi dei fatturati e della rimuneratività, peggiorano la situazione.

Sono nuovi schiavi, potrebbero liberarsi dal giogo di un lavoro che non li fa più vivere dignitosamente, e, magari, alcuni di loro, andare serenamente (si fa per dire, con 380-400 euro al mese), in pensione.

Trovarsi in una situazione del genere ha solo una soluzione, che parte dal prendere coscienza della propria situazione, anche se è doloroso, e farsi aiutare da chi ha competenza, ma, forse, la vera difficoltà sta nel trovare chi può effettivamente essere di aiuto.


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