È una liturgia, si ripete ogni volta identica.

Suona il telefono, una voce conosciuta, che appena la ascolti subito apre i cassetti della memoria, i più impolverati, spesso è femminile.

Antifona d'ingresso: "Ciao ti ricordi di me? Sono xxxxx, ti ricordi? Andavamo a scuola insieme" (caso più frequente)

Ammissione dei propri peccati: "Non ci sentiamo mai perchè non viaggio mai, e se viaggio mio marito (mia moglie, mio cugino, mio fratello) prenotano per me su internet, ormai fai tutto su internet".

Prima lettura: "Sai, c'è una mia prozia che ha una nipote che viene dall'Argentina, e, siccome sta molto male, prima di morire vorrebbe vederla".
Salmo: "La nipote doveva partire con il figlio minorenne".
Seconda lettura: "Al figlio minorenne non è arrivato in tempo il passaporto, ha perso l'aereo".
Preghiera dei fedeli: "Magari potesse partire senza comprare un nuovo biglietto, ma Alitalia non ascolta e vuole che compri un nuovo biglietto".
Professione di fede: "Allora ho pensato a te, Salvatore, solo tu mi puoi aiutare, ho bisogno di un miracolo, mi serve un miracolo e ho pensato a te".
Offerta: "Non riesco, col cellulare neanche a fare il numero 89xxxx lo fai tu, magari?"
Sacrificio richiesto: "DEVI chiamare l'Alitalia, e fare partire questo ragazzo dall'Argentina".
Magnificat e gloria: "Solo tu mi puoi risolvere questo problema, sono sicura che avrai un contatto molto in alto, nell'ufficio legale dell'Alitalia, ad esempio, oppure in aeroporto (sì, sì, all'aeroporto di Buenos Aires mi devono una serie di favori, infatti)".
Conclusione: "Mi aiuti vero?"
Che cosa risponderà secondo voi il Salvatore?

Mistero della fede.