Il sole di Svevia

Salvatore Miano, Agenzia Mianotour, Barcellona Pozzo di Gotto, Messina

Abusivi?!? Gli strumenti per combatterli ci sono

03/07/2013
10:12

Ho smesso di partecipare alle riunioni della Fiavet della mia delegazione tanti anni fa, quando ho realizzato che il primo punto all'ordine del giorno era perennemente 'Combattere l'abusivismo', il secondo 'Soci morosi' e il terzo diventò 'Diritti di servizio'.

In tanti lustri, ahimè, non è cambiato nulla. Ancora oggi leggo titoli della stampa di settore che inneggiano all'abusivismo, agli impegni di questo o quel funzionario pubblico o di questo o di quell'altro gruppo sindacale o padronale degli agenti di viaggi.

Anche qualche collega, per le vie brevi, si sfoga con me chiedendomi pareri, a volte consigli.

Analizziamola questa piaga, invece di piangerci addosso, studiamocela, e combattiamola; tre sono, secondo me, i motivi principali per cui certi abusivi hanno tanto successo:

Primo: l'abusivo conosce il cliente, lo frequenta, lo coccola, appartiene alla sua cerchia di conoscenze e coltiva gli stessi interessi. Insomma, i signori senza licenza applicano istintivamente le regole del CRM prima ancora di tutti noi che ci fregiamo del titolo.

Secondo: la creatività. Gli abusivi hanno fantasia, ne dimostrano da vendere, unita, a volte, a una forte e pesante dose di incoscienza che rende i loro programmi (se sono viaggi di gruppo), o il loro servizio, fuori dagli schemi.

Terzo: la competitività nel prezzo. Certo, se non paghi le tasse e non segui le regole sulla sicurezza, la previdenza, non hai una struttura aziendale messa in piedi, sei competitivo, e se poi, come capita, a rotazione non paghi i tuoi fornitori, una volta l'hotel una volta il ristorante e così via, certo che sei competitivo.

Che fare quindi? Per i primi due punti invito molti miei colleghi a riflettere abbondantemente sulle proprie responsabilità di banconisti che stanno dietro una scrivania ad attendere il cliente, e basta. Tempo finito.

Per il terzo punto, torno alla Fiavet di venti anni fa, e ad un passaggio di una conversazione fatta con alcuni funzionari dello stato, i quali mi chiedevano quale fosse la sanzione per chi esercita abusivamente l'attività di agente di viaggi, o peggio di organizzatore di viaggi.

La risposta è una: la legge quadro e le diverse leggi regionali definiscono l'obbligo amministrativo ad avere una licenza, ma non stabiliscono vere e proprie sanzioni, smentitemi se dico una cosa non corretta non avendo letto tutte le leggi regionali, e qui la carenza normativa è anche figlia di una scarsa autorevolezza delle associazioni di categoria.

Ho trovato allora una soluzione che ho suggerito a quei funzionari, e che vale ancora oggi. Ho suggerito loro, semplicemente, di presentarsi a una partenza, e chiedere gli scontrini fiscali, o le copie delle fatture. Se esiste un corrispettivo pagato per una gita fuori porta tra gli amici dell'associazione della pallacorta, o della parrocchia di Sant'Eusebio, esisterà da qualche parte una fattura. Se non c'è, basta sanzionare l'infrazione tributaria.

Se poi a tutti noi la soluzione, per motivi nostri aziendali di contribuenti, non fa comodo, per favore, non piangiamoci addosso.


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