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22/02/2011
10:10

Tunisia: un patto con il mercato italiano

di Lino vuotto
La Tunisia non perde tempo e torna a parlare di turismo. Chiuso il capitolo della rivoluzione, il Paese riparte da uno dei motori principali dell'economia e manda in avanscoperta il nuovo ministro fresco di nomina. L'Italia rappresenta uno dei mercati principali ed è necessario fare in fretta per riallacciare rapidamente i rapporti con il trade. Si apre così la nuova era della Tunisia, che mette ancora una volta in prima fila il turismo, comparto che pesa per il 7% del Pil e impiega oltre 350mila famiglie in maniera diretta. "Siamo pronti a ripartire""La Tunisia è cambiata, abbiamo ritrovato una sicurezza totale - spiega il nuovo ministro del Turismo e Commercio Mehdi Houas, nella sua prima visita ufficiale in Italia -. La rivoluzione è stata rapidissima e, dopo i giorni difficili che ci siamo lasciati alle spalle, siamo pronti a ripartire; molto dipenderà dal turismo e dalla fiducia che i turisti europei vorranno darci". In attesa che i viaggiatori del Vecchio Continente tornino in Tunisia, l'Unione europea ha invece già sbloccato dei fondi pari a 17 milioni di euro per supportare il Paese. Avviata la nuova campagna promozionaleNel frattempo, la Tunisia ha avviato una campagna pubblicitaria europea 'The place to be... now', invitando quindi a visionare la nuova immagine del Paese. "La campagna è partita il 14 febbraio, un mese dopo l'inizio della rivoluzione - sottolinea il ministro -; avremo bisogno del supporto di tutti, il turismo sarà un vettore importante per accelerare i tempi". L'obiettivo del ministero è quello di allargare il più possibile i target di riferimento del Paese; non solo villaggi, dunque, ma anche turismo rurale, incentive e giovanile. "Avremo a breve un grosso doppio appuntamento - conclude Houas -; il 20 marzo sarà l'anniversario dell'indipendenza, mentre il 21 marzo è la Giornata della gioventù, fetsa nazionale tunisina. La nostra rivoluzione è stata fatta da giovani e vogliamo che i giovani europei vengano a scoprire sempre più il nostro Paese".