Inside Six Senses Rome, il primo urban hotel firmato Six Senses. La fotogallery

di Paola Trotta
09/05/2023
11:50
 

Lusso e benessere tra ampi spazi, vetrate luminose, cucina di qualità, terme romane, design tra antico e moderno, colori neuri, cura dei dettagli, cortile con giardino, rooftop con vista a 360° sulla città e un approccio alla clientela fresco, senza cadere nell’ordinario.

Pubblicità

TTG Italia ha visitato per voi il primo urban hotel di Six Senses che ha aperto nel cuore di Roma, in via del Corso, in piazza San Marcello, all’interno del cinquecentesco Palazzo Salviati Cesi Mellini, già Banca di Roma. Dalle affollate strade della città si entra in un viaggio sensoriale appena varcata la soglia.

La stratificazione della storia
La ristrutturazione ha rispettato i diversi strati della storia. Dall’ingresso, si apre a vista d’occhio una grande galleria, gli spazi comuni al piano terra, ricchi di piante, divani e poltrone, il soffitto trasparente incorniciato dalla struttura di metallo che continua anche nel giardino interno, originale degli anni '50 di Ludovico Quaroni, eredità di quando il Palazzo ospitava la Banca di Roma.

Il progetto è firmato da Patricia Urquiola, che ha disegnato gran parte degli arredi aggiungendo un tocco contemporaneo. Questa luminosa hall, scandita da cinque portali ad arco, è il vero luogo d'incontro e convivialità e fonde il giardino con l’area ristorante del Bivium Restaurant Café Bar (all day dining), che offre un'interpretazione moderna dei sapori, dell'esperienza e dell'ospitalità italiana, seguendo l'etica Six Senses di ingredienti naturali, locali e sostenibili. Presente anche un angolo enoteca open h24 fai da te, usando la carta della camera. In quest’area si restituisce al pubblico anche un battistero mitreo del IV secolo, visibile da un grande oblò di vetro sul pavimento.

Room&suite
Imponente è la scala monumentale con il lucernario decorativo che porta alle camere, spa e terrazza. Lungo corridoi con tappeti che rimandano agli antichi mosaici di epoca romana, si raggiungono le 96 camere di 12 categorie diverse (di cui il 30% suite e, tra loro, tre signature top suite). Le stanze hanno ampie terrazze e balconi con vista sui tetti di Roma e un mobile minibar stile anni ’60 in rovere, all inclusive tranne alcolici.

Il rooftop
Il Palazzo culmina nei 700 metri quadrati del Notos rooftop: un’immensa terrazza a 360 gradi sui tetti di Roma. Uno skyline di cupole e statue che cattura lo sguardo tra i monumenti, circondata da eleganti arredi, ceramiche box in legno con piante officinali, orto di erbe aromatiche, fichi, melograni, viti e corbezzoli che profumano i tramonti. È aperto a tutti, dalle 17 a mezzanotte con servizio finger food & cocktail bar.

Il punto forte: la Spa
La Spa di Six Senses Rome non è una solita Spa: è la riproposizione in chiave moderna delle antiche terme romane. È un susseguirsi di marmi che si trasformano in gradini, in vasche, in mosaici, in sedute dove assaporare il calore e l’acqua con tepidarium, calidarium e frigidarium. A definire l'offerta wellness dell'hotel, Hammam, ampia gamma di trattamenti uniti a servizi ultramoderni, come tecnologia di biohacking, aree per lo yoga e la meditazione. Adiacente alla Spa una boutique con diversi marchi di abiti, accessori e beauty cream.

L’approccio e la clientela
“Con il primo Urban Hotel d'Italia abbiamo voluto aprire in questo contesto cittadino un’oasi per trasmettere il senso di emotional ospitality che caratterizza i nostri hotel in tutto il mondo. L'approccio – spiega Francesca Gori, director of sales & marketing di Six Senses Rome - è focalizzato sui concetti chiave del brand diventato ormai sinonimo di una formula tutta nuova di lusso, che abbandona ogni forma di sfarzo o di forzata formalità (come le divise standard del personale, che lasciano spazio all’eleganza casual con colori in armonia con la struttura) per dedicarsi al benessere dei clienti puntando all'empatia”.

“Un altro aspetto importante è l’integrazione della struttura nella comunità che la ospita così come la sua valorizzazione”, spiega ancora Gori. Palazzo Salviati Cesi Mellini, in cui sorge l’hotel, è protetto dal comune capitolino ed è patrimonio dell'Unesco. “La facciata principale dell’hotel, che si affaccia su Via del Corso, è stata riportata alle sue grandiose origini. Anche per questo abbiamo investito nella ristrutturazione della facciata dell’adiacente Chiesa di San Marcello al Corso del XVI secolo, il primo progetto di sostenibilità di Six Senses Rome, uno sforzo continuo per sostenere la conservazione dell'inestimabile eredità culturale di Roma”.

L’edificio mira anche alla certificazione LEED Gold per la progettazione e la costruzione sostenibili, utilizzando la massima efficienza energetica e idrica possibile, che arriverà entro la fine del 2023. L'hotel è, infatti, alimentato al 100% con energia verde.

Chicche di design
Le pareti degli interni delle camere sono intonacate con cocciopesto, un materiale tradizionale dell'antica Roma, resistente all’acqua. Il travertino, la pietra locale di Roma, diventa un importante elemento di design e fil rouge in tutti gli ambienti, persino negli ascensori. Tutte le tende interne, dal colore neutro, sembrano alla vista e al tatto di lino grezzo, ma in realtà sono in econyl, sostenibili in Nylon rigenerato e impermeabile.


TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook