Le compagnie all business e la storia del calabrone

di Cristina Peroglio
21/06/2023
11:13
 

Le compagnie all business sono un po’ come il calabrone del famoso apologo: fisicamente il calabrone non potrebbe volare, vista la sua struttura, ma lui non lo sa, e vola lo stesso.

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Così, anche se c’è chi, come Ben Baldanza su Forbes solo qualche settimana fa, sosteneva che le all business non possono sopravvivere, perché non sono competitive con i network delle legacy e perché non sono economicamente sostenibili, le all business non lo sanno, e continuano a volare.

Anzi, si moltiplicano e moltiplicano le rotte.

È di qualche giorno fa la notizia di un nuovo vettore all business pronto al debutto. Si tratta di BeOnd, che da quest’estate metterà in vendita i voli fra la capitale delle Maldive, Malè, e Dubai. I primo volo programmato decollerà entro la fine dell’anno, e il vettore proporrà un’offerta all premium. L’intenzione è quella di potenziare velocemente il network di destinazioni servite, arrivando in un anno circa a espandere i voli verso l’Europa e l’Australia, con una rosa di 7 città collegate direttamente con Malè.

Fra i plus, solo 68 posti sull’Airbus A321, tutti dotati di iPad Pro e cuffie wireless. Inoltre, i passeggeri potranno effettuare il check in a domicilio, accedere ai trasferimenti in limousine da e verso la propria abitazione o l’hotel di soggiorno e ovviamente usufruire dell’accesso alle lounge.

Un trattamento simile a quello offerto da La Compagnie, che ha recentemente celebrato il primo anniversario del suo volo Milano-New York all business. L'intenzione del vettore è quella di continuare a crescere sul mercato italiano con un progressivo aumento della seat capacity grazie agli aeromobili destinati a entrare in flotta tra il 2025 e il 2026.

Ma i progetti di crescita riguardano anche il network: secondo ch-aviation, entro i 2026 sono attesi due nuovi aerei per ampliare la rete dei collegamenti su nuove rotte come Beijing, Johannesburg e il Sud America.

Altro ‘fiocco rosa’ nel segmento all business arriva da Bermuda, con Bermudair, che sta ottenendo il certificato di operatore aereo e vuole iniziare le operazioni con due ERJ 170-100STD equipaggiati con soli 30 posti. L’obiettivo dichiarato è quello di aggredire la fascia di businessmen della costa orientale degli Usa, con voli per Boston, White Plains e Fort Lauderdale.

Un mercato sicuramente limitato, quello a cui si rivolgono questi vettori, ma che, con l’incremento dei prezzi dei biglietti aerei, può diventare interessante anche per altre fasce di clientela, con tariffe più competitive, a parità di trattamento, rispetto a quelle delle major.

Così il calabrone continua a volare.


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