citizenM apre a Roma
Il lusso accessibile
per i ‘mobile citizen’
si espande in Italia

di Cristina Peroglio
28/11/2023
08:03
 

Nato nel 2008 in Olanda con l’obiettivo di rappresentare un concetto disruptive nell’hotellerie, citizenM si prepara a sbarcare in Italia con la sua prima struttura, a Roma sull’isola Tiberina. Un lancio a lungo anticipato, che sta entrando nelle sue fasi finali, e che viene promosso in maniera nuova. In questi giorni, ad esempio, l’hotel che ancora deve aprire ospita una mostra/evento (ovviamente basata sull’esterno della struttura) con una serie di ritratti che occhieggiano dalle finestre di quello che sarà il nuovo hotel in apertura.

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A raccontare cosa sarà la struttura romana e le idee future del brand sull’Italia è Maria Pia Intini, development & investment director Europe di citizenM. Che anticipa un interesse particolare sulla Penisola: “citizenM e Colliers Global Investors hanno stretto una partnership per creare citizenM Italian Properties, un fondo di investimento alternativo che investirà in siti e beni esistenti da convertire in hotel citizenM situati nelle principali città italiane, in particolare Roma e Milano – dice -. Alla prima apertura di Roma seguiranno altre strutture nella capitale e, ovviamente, a Milano, la capitale italiana della finanza”.

Il vostro gruppo nasce in Olanda nel 2008: qual è la vostra proposta di ospitalità e come l’avete declinata nel corso di questi 15 anni di storia?
citizenM è stata fondata con l'idea di sconvolgere l'industria alberghiera tradizionale creando un brand alberghiero per il viaggiatore moderno, che apprezza un'esperienza di lusso in posizioni privilegiate della città, ma a un prezzo accessibile. Dopo tanti anni, siamo rimasti fedeli a questa filosofia e crediamo che sia ancora in sintonia con i viaggiatori di oggi. Continuiamo ad offrire ai viaggiatori servizi innovativi per ottimizzare il loro soggiorno. Ad esempio, nel luglio 2020 siamo stati i primi a offrire soggiorni senza contatto in tutti i nostri hotel, tramite la nostra app. Gli ospiti possono infatti effettuare il check-in, il check-out, aprire le porte, ordinare cibo, controllare l'ambiente della camera e pagare gli acquisti utilizzando il proprio smartphone.

Come operate per essere un hotel di lusso a prezzi accessibili?
Scegliamo gli elementi che gli ospiti amano nei boutique hotel di fascia alta, come il design accattivante, ma li combiniamo con le funzionalità di un hotel a servizio selezionato, con un efficientamento del personale e un programma F&B più snello. Questo mix consente un modello di business più solido sia nelle operazioni che nello sviluppo. Il nostro modello operativo a basso costo include un team (ambassadors) che svolge tutti i tipi di mansioni, invece di assumere persone specifiche per determinate posizioni, e l'utilizzo di partner per le pulizie. Questo ci permette di gestire i nostri hotel in modo molto più efficiente ed economico. Inoltre, grazie al modello proprietario-operatore (in quanto possediamo la maggior parte dei nostri immobili), molto raro nel settore alberghiero, abbiamo il pieno controllo sull'intera attività, dall'acquisizione di un immobile, alla costruzione, al design, al branding e alle operazioni, il che significa che possiamo garantire la coerenza del prodotto e del servizio in tutto il nostro portfolio globale. Inoltre, siamo in grado di monitorare tutte le nostre strutture da remoto. Se, ad esempio, ci fosse un problema con una doccia a Taipei, potremmo contrassegnare la stanza come fuori servizio da remoto, prima ancora che l'ospite arrivi.

Cos’è il lusso per citizenM?
Offrire a ogni ospite un sonno perfetto e un luogo di incontro stimolante sia per il lavoro che per il tempo libero. Questo, per citizenM, è lusso accessibile. Ma l'esperienza citizenM non riguarda solo strutture e i prezzi. Il brand vuole rappresentare un nuovo stato d'animo per un nuovo tipo di viaggiatore: quello che apprezza la scelta personale, il design moderno, la tecnologia e la vicinanza a una città. citizenM si rivolge a questo viaggiatore con la sua personalità accessibile, con i piedi per terra e consapevole del mondo. Sebbene prenda molto sul serio l'obiettivo di offrire un'esperienza di lusso ma conveniente, citizenM vuole trasmettere anche il suo inconfondibile senso dell'umorismo.

Ci date qualche dettaglio sull’hotel di Roma?
L'immobile, progettato e costruito alla fine degli anni '50 dall'architetto Eugenio Montuori, ha una superficie complessiva di circa 7.000 metri quadri, con sei piani fuori terra e uno interrato. Il bene è stato ristrutturato e trasformato in un hotel con 162 camere (più spaziose dello standard per mantenere la classificazione “upscale”).

Il mercato alberghiero italiano si sta affollando di offerte di medio/alto e altissimo livello. Quali spazi di mercato pensate di ritagliarvi? Leisure o business, o entrambi?
I nostri ospiti sono quelli che consideriamo i viaggiatori moderni: viaggiano spesso nelle città più eccitanti del mondo e apprezzano un'esperienza di lusso ma a un prezzo accessibile. Non corrispondono a un solo profilo: possono viaggiare per affari o per piacere, e spesso combinano entrambe le cose in un unico viaggio. Noi chiamiamo questo tipo di viaggiatori "mobile citizen"; è proprio dal loro nome che nasce il nome nostro brand, dove la"M" di citizenM sta per "mobile".

Il futuro: sull’Italia avete progetti, come detto. E oltre l’Italia?
I nostri progetti di espansione si concentrano sempre su città con una forte crescita, una serie diversificata di fattori di domanda e un incrocio di viaggi d'affari e di piacere. L’hotel di Roma costituisce la quarta novità annunciata dal brand per il 2023 dopo le aperture di Miami, Parigi e Menlo Park nella Bay Area di Los Angeles, all’interno del campus di Meta. Nel 2024 sono previste tre ulteriori aperture: la prima apertura ad Austin, seguita da quella di Boston e da una terza nuova proprietà a Miami. Siamo anche molto interessati ad aggiungere altre proprietà in città dove siamo già presenti, come Londra, Dublino, ancora Roma, Chicago, Los Angeles e New York. In più, stiamo sempre esplorando le opportunità di espansione in nuovi mercati come Madrid, Milano e Nashville. Al centro dell’attenzione sono anche le grandi città canadesi come Toronto e Vancouver, ma anche hub globali dell’Asia Pacifica come Singapore, Tokyo e Sydney.


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