Un mercato da recuperare

11/11/2013
13:03
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Parola d’ordine: rassicurare. È questo il lavoro su cui si sta concentrando l’Ente del turismo del Kenya in questa coda del 2013, funestata per il Paese dai fatti accaduti a Nairobi il mese scorso.  

Così, il Ktb sta mettendo in opera una serie di azioni affiancando operatori e agenti di viaggi per riportare l’immagine del Paese in un’ottica di sicurezza e tranquillità, riconoscendo al trade la capacità unica di avere il contatto diretto con il cliente e con le esigenze a cui si deve dare risposta.

Intanto per l’anno prossimo il Governo spinge sull’acceleratore in materia di turismo, considerato a giusto titolo uno dei fattori chiave dell’economia del Paese. Per questo, è iniziata una campagna per favorire nuovi investimenti nel ricettivo, per aumentare la capacità come numero di camere disponibili garantendo, al contempo, uno sviluppo sostenibile del sistema di ospitalità.

Per quanto riguarda i flussi, il Paese non fa mistero di voler investire anche su mercati meno tradizionali, e guarda con attenzione al bacino cinese, uno di quelli a maggiore sviluppo a livello mondiale. Un occhio di riguardo, però, il Kenya ha iniziato ad avere anche per il mercato africano: la maggiore disponibilità economica dei Paesi del continente sta cominciando a rendere interessante un investimento anche sul turismo di prossimità.

Parola chiave è diversificare il prodotto. Non solo safari e balneare, quindi, ma da quest’anno anche suggestioni culturali, sport, vacanze soft adventure e un’attenzione particolare agli honeymooner.

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